di e con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò
luci e suono Pietro Paroletti
costumi Federica Ponissi e Giada Masi
Uno spettacolo fantasmagorico pieno di musica e allegria.
Siamo nel 2222. Sono ormai secoli che le radio non esistono più. In un futuro super digitalizzato la comunicazione passa attraverso altri canali e la dittatura dell’immagine ha ridotto le frequenze delle radio al silenzio. Un gruppo di irriducibili deejay drag queen, però, sfida i tempi e la terribile minaccia di una orwelliana “polizia anti-radio”, dedicandosi a captare e ritrasmettere tracce sonore del passato che ancora navigano, perse, nell’etere. Le drag queen daranno voce e corpo alle divine del passato, sapienti narratrici di mondi perduti e interpreti di capolavori dimenticati, in un susseguirsi di colpi di scena e colpi di sole, battiti del cuore e battiti di ciglia.
La compagnia delle Nina’s Drag Queen è composta da attori e danzatori che hanno trovato nel personaggio Drag Queen la chiave espressiva per portare avanti la loro idea di teatro. Nascono nel 2007 a Milano, presso il Teatro Ringhiera, da un’idea di Fabio Chiesa, sotto la direzione artistica di Francesco Micheli. Partendo dal genere della rivista e dell’happening performativo, sono approdati sempre più a uno specifico teatrale, spostando parte della loro ricerca sulla rivisitazione di grandi classici: il primo esperimento in questo senso è “Il Giardino delle Ciliegie” rilettura en travesti del capolavoro di Cechov.
Il loro universo è un mix dei musical con Ester Willliams, i programmi del sabato sera, le feste barocche alla corte dei Medici, i video di Madonna, il Living Theatre, i film di David Lynch e i capelli di Moira Orfei … Un luogo dove il teatro è contaminato con il cinema, il pop, l’opera lirica, dove coesistono la soubrette e la grande diva, le canzoni di Raffaella Carrà e le arie di Giuseppe Verdi- Un universo di immagini che dialogano con altre immagini, di voci strappate a un contesto e fatte rifiorire, in playback, in un altro. Dicono del loro progetto di teatro ‘travestito’: “Le drag queen abitualmente si esibiscono come soliste con numeri in playback, o come presentatrici e animatrici in serate di cabaret e varietà. Noi abbiamo sempre lavorato invece su un’idea di gruppo, di coro, e su una specificità teatrale. Il nostro lavoro assomiglia a quello del clown: indossiamo un costume, una maschera di trucco, andiamo a toccare la comicità, spesso rischiamo il ridicolo. Ma, come accade per la vera clownerie, non si tratta solo di questo: una Drag Queen, per come la intendiamo noi, deve poter far ridere, sì, ma anche emozionare, turbare, e perché no, commuovere”.
Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it
organizzazione: Bonawentura
Andrea Forliano