domenica , 13 Ottobre 2024
Notizie più calde //
Home » Spettacolo » Arte e mostre » Una mostra su Giovanni Pellis a Cividale

Una mostra su Giovanni Pellis a Cividale

A cinquant’anni dalla scomparsa, l’omaggio della comunità friulana al noto pittore

CIVIDALE DEL FRIULI – E’ cominciato il conto alla rovescia in vista dell’inaugurazione della mostra “PELLIS l’anima del Friuli”, l’esposizione dedicata al pittore friulano Giovanni Pellis, ospitata dal palazzo de Nordis di Cividale del Friuli.

L’associazione culturale udinese Venti d’Arte, che sta curando gli allestimenti, è al lavoro per preparare gli ultimi dettagli in vista del taglio del nastro, in programma sabato 15 settembre alle 18.

Nello storico palazzo di Cividale saranno esposte una sessantina di opere di Pellis. Autoritratti, temi floreali e soprattutto paesaggi delle località montane di Carnia e Valcanale (Sauris e Valbruna su tutte), costituiranno il cuore di questa esposizione, formata anche da una decina di maschere lignee  che l’artista, originario di Ciconicco di Fagagna donò al Museo carnico delle Arti popolari di Tolmezzo. Un percorso calibrato, messo a punto dai due curatori della mostra, Stefano Chiarandini e Rafaella Loffreda, che consentirà di far emergere la produzione artistica, lo stile, il carattere e l’evoluzione di Giovanni Pellis.

Un artista che, nel corso della sua vita, ha disegnato molto e ha dipinto svariati soggetti: ritratti, autoritratti, figure, nudi, interni, nature morte, Santa Caterina e feste popolari. L’esposizione si svilupperà nelle sale di palazzo de Nordis seguendo un ordine cronologico, con soste tematiche su alcuni soggetti, partendo dagli esordi nel mondodell’arte con opere risalenti agli anni delle esposizioni veneziane a Ca’ Pesaro per giungere all’ultima opera, rimasta incompiuta nel 1962. Saranno presenti alcuni dei capolavori più noti di Pellis, oltre ad alcune opere inedite provenienti da collezioni private.

La mostra è organizzata in collaborazione con il Comune di Cividale del Friuli,la Fondazione MuseiCivici di Venezia, i Civici Musei di Udine,la Fondazione Museocarnico delle Arti popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo, l’Università degli Studi di Udine, il Conservatorio statale di musica “Jacopo Tomadini” di Udine, con il sostegno di Provincia di Udine, Camera di Commercio di Udine, Fondazione Crup, Assicurazioni Generali, Banca Popolare di Cividale, Fau Trasporti Udine, Colussa Studio d’Arte Udine e con il patrocinio di Regione Fvg, Comune di Udine e Società Filologica Friulana.

La mostra, aperta dal giovedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18, sarà avvalorata da un catalogo bilingue (italiano/inglese) curato da Stefano Chiarandini e da Raffaella Loffreda. Un volume dal taglio accademico, con testi realizzati dai professori Alessandro Del Puppo, Gianpaolo Gri e Simone Furlani.

NOTE BIOGRAFICHE DI GIOVANNI PELLIS

Giovanni Napoleone Pellis (Joannes Napoleon) nasce a Ciconicco di Fagagna il 19 febbraio 1888, da Valentino e Maria Zoratti, ultimo di sette figli. A 16 anni entra nello studio di Leonardo Rigo e su consiglio di quest’ultimo, viene mandato a Venezia per continuare gli studi sulla pittura. Nel capoluogo frequenta l’architetto Rinaldi e segue all’Accademia i corsi di Guglielmo Ciardi. Durante il soggiorno veneto conosce e frequenta Gino Rossi, Umberto Moggioli, Arturo Martini, Tullio Garbari, Ugo Valeri. Nel 1914 Pellis ha la possibilità di partecipare alla Biennale Internazionale di Venezia. Nello stesso anno vince la borsa di studio Marangoni e si reca a Roma: ha lo studio in via Margutta e per maestro il Sartorio. Con il “gruppo veneto” espone alla Mostra Internazionale della Secessione nel 1914 e nel 1915.

Deve interrompere queste straordinarie esperienze artistiche a causa del servizio militare, che lo porta a prestare servizio a Tolmezzo, Dogna, Val Studena, Pal Piccolo e Pal Grande.

Tornato in Friuli, ha difficoltà a reinserirsi, per cui decide di trasferirsi a Torino, dove lavora come imbianchino. Non riesce però ad adattarsi alla nuova realtà, ha un forte esaurimento nervoso e si rifugia nuovamente nella sua terra. Va a dipingere a Sauris. Nel 1922 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia.

Dopo alcuni viaggi a Roma, nel ‘30 si stabilisce definitivamente in Friuli, aprendo uno studio a Udine. Da allora alterna periodi in città con quelli trascorsi in montagna, e a Valbruna in particolare.

La sua produzione pittorica lo qualifica soprattutto come “paesaggista”. Frequenti sono anche i giardini, ispirati all’abitazione-studio che si costruisce sotto il colle del Castello di Udine, le sue nature morte, i ritratti e gli autoritratti. Il 2 febbraio 1962 muore improvvisamente a Valbruna per broncopolmonite.

L’ASSOCIAZIONE VENTI D’ARTE

L’associazione culturale Venti d’arte di Udine ha come intento primario la promozione dell’arte in tutte le sue forme, con particolare riferimento alle espressioni visive, letterarie e musicali del territorio in cui opera. Nell’ideale dell’educazione e sensibilizzazione del pubblico verso tali tematiche, Venti d’arte organizza manifestazioni, spettacoli, concorsi, conferenze e convegni dove, attraverso scambi artistici nazionali e internazionali, si instaurano spesso collaborazioni con Associazioni ed enti no-profit e di volontariato sociale. Tra le principali iniziative promosse, si ricordano I personaggi di Anzil a cent’anni dalla sua nascita, mostra d’arte contemporanea dedicata al Maestro Anzil G. Toffolo, Qui e oltre, manifestazione tenutasi a Rosazzo di Manzano,  Trasform-Arti, mostra d’arte contemporanea dedicata all’artista Luciano Lunazzi, Venti d’arte in Friuli Venezia Giulia – ieri ed oggi, e Venti d’arte dal Friuli a Venezia.

PELLIS l’anima del Friuli

Palazzo de Nordis, piazza Duomo 5, Cividale del Friuli

15 settembre – 18 novembre 2012

Ingresso libero

Orari: giovedì-domenica 10-18

Info: 0432731540 – 3392887440

[email protected]

http://associazioneventidarte.wordpress.com/

About Redazione

Il discorso è composto da idee, parole, fatti ed esperienze con il fine di in-formare coscienze libere e responsabili. Le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso.

Commenti chiusi.

[fbcomments]
Scroll To Top