26 aprile / 25 maggio 2013 inizio ore 20.00 Teatro Palamostre – Udine
Quattordici serate di teatro dei giovani e per i giovani, con 28 proposte. Ventidue spettacoli creati dai ragazzi-attori e dai loro coordinatori per tutte le scuole superiori di Udine e altre provenienti da molti centri della provincia friulana, da nord a sud (Tolmezzo, Gemona, San Daniele, Cividale, Codroipo, Latisana). Alcune proposte giovani in ospitalità, inclusa una gradita sorpresa amarcord. Un concerto-performance. Infine, in chiusura, la tradizionale festa collettiva. E’ sempre ricco e stimolante il menu del Palio Teatrale Studentesco “Città di Udine – Ciro Nigris” che nel 2013, al traguardo-record della 42.ma edizione ininterrotta, regalerà al suo pubblico un mese di appuntamenti imperdibili, snodati dal 26 aprile al 25 maggio, con inizio alle ore 20, sulla ribalta del Palamostre, la casa madre che ha visto nascere la kermesse nel lontano 1972.
E’ dunque al via la sempreverde vetrina udinese della scena giovane, pionieristica e unica per longevità e continuità anche sul territorio nazionale, oltre che fiore all’occhiello regionale della scena più vitale e necessaria. Una manifestazione che quest’anno, nonostante i suoi meriti, “è stata seriamente minacciata dal rischio reale dell’estinzione, dato l’incombere dei tagli regionali alla cultura, e che è stata salvata solo grazie al sacrificio di altre iniziative in programma”, come sottolineano Giovanna Nadali e Angela Felice, presidente e direttore del Teatro Club, la struttura che dagli inizi promuove e organizza la rassegna, con il sostegno di Regione Fvg, Comune di Udine, Ert, E.R.Di.S.U. e Fondazione Crup e anche quest’anno con l’adesione di una fitta cordata di partner: Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”, Associazione “Libera”di Udine, Arci di Udine, Arteventi Coop., Associazione Teatrale Friulana, Vicino/Lontano.
Sono tante e variegate anche le scelte su cui si sono orientati i gruppi che, accuditi da esperti coordinatori adulti, raccolgono una media di 20 attori-studenti a compagine, fino alla punta da Kolossal dei 32 interpreti del Liceo “Marinelli” di Udine, e per un complesso di 700 ragazzi coinvolti. A scorrere il cartellone, va rimarcata innanzitutto la consistente attenzione alla grande drammaturgia dei classici, sicure piattaforme per adattamenti corali. Si va così dai testi del padre greco Aristofane (“Lisistrata” per il “Marchetti” di Gemona e “Uccelli” per lo “Stringher” di Udine) all’inossidabile miniera di Shakespeare (“Romeo e Giulietta”, liberamente ripensato dal Liceo “Copernico”, il “Sogno di una notte di mezza estate” per i ragazzi del “Mattei” di Latisana e “La tempesta” per i CCFT), al Molière del “Don Giovanni”, scelto dal gruppo del “Percoto”, e fino al Dario Fo di “Isabella, tre caravelle e un cacciaballe”, con i creativi del Sello.
Ma, su un altro versante, non mancano le sorprese di opzioni più spiazzanti, originali e per molti versi coraggiose. In una lunga lista di novità, si evidenziano dunque il Pasolini di “Ragazzi di vita”(“Bertoni”), l’incrocio “giallo” tra la Christie e Campanile “Trappola a Villa Roung” (San Daniele), la riflessione sul tempo in “Ancora oggi” (libera elaborazione dei ragazzi di Codroipo), la Jane Austen di “Sense e Sensibility” (rigorosamente in inglese con la troupe dell’”Uccellis”), l’Arthur Miller del “Crogiuolo” (“Malignani”), il “Woyzeck” di Büchner (“Marinelli”), il Baricco di “Novecento” (Tolmezzo), lo Ionesco del “Rinoceronte” (“Paolo Diacono” di Cividale), il Victor Hugo di “Notre Dame de Paris” (“Stellini”) e infine i testi di due autori decisamente inediti per la ribalta paliense: Jules Romains con “Knock o il trionfo della medicina” (“Paolino di Aquileia” di Cividale) e Ann-Marie MacDonald con “Buonanotte Desdemona, buongiorno Giulietta!” (“Deganutti”). E ancora, in parte accantonate le intenzioni di una più dichiarata scena “civile” che avevano connotato alcune edizioni precedenti del Palio, tre gruppi paiono puntare semmai alla riflessione sulla condizione giovanile, come è il caso della “Partitella” di Giuseppe Manfridi (“Zanon”), del lavoro “La bella differenza” (“D’Aronco” di Gemona) o dello spettacolo “Narciso forbice” di Philip Ridley, che si propone come un’indagine sul fenomeno del bullismo (“Marinoni”).
Non per nulla, dopo i fili rossi offerti dalla Costituzione Italiana, nel 2011, e dal problema della legalità, nel 2012, la sigla “Giovani e …” sarà il tema-guida che attraverserà questo Palio 2013 e che, nei brevi momenti di presentazione che precedono l’apertura del sipario di ogni serata, sarà articolato da ogni gruppo alla sua maniera, come tasselli di urgenze e espressioni generazionali.
Dal serbatoio della creatività giovanile provengono peraltro anche alcune proposte che sono nate in questi anni attorno alla tribù del Palio e vi trovano accoglienza e significato. Si va così dagli spettacoli di poesia motivati dall’integrazione dei ragazzi disabili (“Sì, viaggiare!”, con l’Associazione di Volontariato “Partecipa!” di Moimacco, il 26 aprile, con apertura significativa di tutta la rassegna, e “Tempo tre mesi”, 7 maggio, con il gruppo “Creativ-abile” di Officine Giovani del Comune di Udine), alle proposte giocose o musicali (“Il fascino del furetto” del gruppo “Retroscena!” e il concerto perfomance della band Cetacea) e ai lavori stimolati particolarmente dall’impegno contro l’illegalità e le mafie. A questa categoria appartengono le due ospitalità di “Scarica di nubi”, creazione scenica di Andrea Ciommiento con Serena Di Blasio (7 maggio) e del lavoro “Lenuccia” (9 maggio) con Maddalena Stornaiuolo del gruppo Vodisca di Scampia, per la seconda volta ospite del Palio che nell’edizione dell’anno scorso, in collaborazione con “Libera”, si era fatto promotore della raccolta di oltre 2.000 libri da donare alla neonata biblioteca pubblica del quartiere napoletano altamente infestato dalla criminalità camorristica. Infine, il Palio del 2013 è impreziosito da una serata decisamente unica e, a suo modo, toccante. Il 10 maggio, eccezionalmente alle ore 21, il Palamostre sarà infatti tutto a disposizione degli undici ragazzi “anta”, autodefiniti “senza conservanti”, che, sempre diretti dal regista Antonio Fiorillo, riproporranno a distanza di 35 anni il remake amarcord di un loro “Macbett” di Ionesco, presentato al Palio udinese del 1978. E’ la riprova che la rassegna udinese lascia segni indelebili in chi la ha attraversata e, come in questo caso, sogna di riviverne l’entusiasmo sia pure con i capelli bianchi. Per molti versi i discorso vale anche per i ragazzi “ex” e ancora non imbiancati del gruppo CCFT, che, nato nel 2009, raccoglie gli attori usciti dalle ultime cinque edizioni e ogni anno presenta nella vetrina paliense la sua ultima creazione. Per questo 2013, con 23 giovani oggi per lo più universitari, sotto la guida di Nicoletta Oscuro e Ornella Luppi, il regalo sarò garantito dall’allestimento della “Tempesta” shakespeariana, che sigillerà il ricco cartellone nella serata finale di sabato 25 maggio, prima di una grande festa arricchita dalla musica e dalla immancabile spaghettata di gruppo.
Info. Teatro Club Udine, via Marco Volpe 13, Udine, te/f 0432 507953, www.teatroclubudine.it, [email protected], Biglietteria Teatro Palamostre, t. 0432 506925