Sarà per l’eco mediatica che negli anni l’evento ha saputo creare intorno a se, sarà per il pathos che le auto ed i campioni di un tempo che solo a San Marino si possono trovare così numerosi e riuniti tutti insieme ma Rallylegend è oramai diventato un appuntamento fisso e irrinunciabile per gli appassionati dei motori di tutto il mondo.
La 19^ edizione della gara sammarinese andata in scena fra venerdì e domenica scorsi ha confermato la popolarità della manifestazione ed ha visto affluire a San Marino una vera folla che incurante delle previsioni meteo avverse si è riversata lungo le prove speciali ed ha fatto da splendida cornice, anzi da ulteriore protagonista, a questa gara che ogni anno raccoglie sempre più consensi fra pubblico e piloti.
Le molteplici iniziative in programma hanno visto un Village gremito come non mai, gli appassionati non hanno perso l’occasione di raccogliere gli autografi dei campioni e delle celebrità che hanno preso parte alla gara – tutti sempre disponibilissimi con i fan – e di ammirare le meravigliose vetture iscritte alla competizione schierate lungo l’anello della pista di atletica dello stadio.
Una vera festa è poi iniziata lungo le prove speciali di Rallylegend con il pubblico che, come di consueto, ha allestito a bordo strada accampamenti improvvisati con ingenti quantitavivi di cibi e bevande che hanno allietato l’attesa del passaggio dei concorrenti nonostante l’imperversare di pioggia e vento ed i terreni resi fangosi dalle precipitazioni. E’ proprio questo il motivo che unisce il popolo di Rallylegend: il connubio fra motori (e che motori! Ndr) e la voglia di divertirsi tutti insieme fra l’odore di olio, gomme, benzina e i profumi di griglia con l’immancabile sottofondo del rombo delle motoseghe (ma anche di veri e propri motori automobilistici portati in prova e accesi in continuazione al massimo dei giri) e del “VIADILIIIII”, la frase che viene puntualmente urlata all’unisono non appena qualche spettatore osa attraversare la strada, insomma: una festa che per tre giorni trasforma San Marino in una specia di enorme parco divertimenti dove tutti trovano spunti di interesse e dove si fanno sempre nuove amicizie fra persone unite dalle stesse passioni.
L’edizione di quest’anno è stata incentrata, fra l’altro, nel ricordo del funambolo austrico Christof Klausner, deceduto prematuramente alcuni mesi fa (come riportato nei nostri servizi precedenti) e ospite fisso a San Marino, con i suoi numeri a bordo della mitica Audi quattro è diventato – insieme a Paolo Diana e la sua 131 – l’emblema e l’alfiere di Rallylegend e proprio Paolo Diana ha voluto omaggiare Klausner portando in gara come navigatore Martin Passenbrunne, il copilota dello sfortunato pilota austriaco. Fra le iniziative in programma per ricordare Christof Klausner anche la vendita di magliette il cui ricavato servirà per riparare l’Audi distrutta in un incidente ad inizio 2020, magliette andate completamente esaurite a riprova dell’affetto che il popolo di Rallylegend aveva ed ancora ha per Christof.
Come avviene negli ultimi anni Rallylegend ha ben quattro vincitori, uno per ogni categoria ammessa in gara, anche se a onor del vero pochi hanno badato ai tempi e alle classifiche preferendo di lunga divertirsi e far divertire il pubblico con passaggi spettacolari in derapate e in controsterzi che hanno fatto la felicità del pubblico accorso nella piccola Repubblica del Titano proprio per quello.
Fra chi invece ha cercato i riscontri cronometrici troviamo Simone Brusori e Lucia Valdiserra sulla bellissima Porsche 911 Rs 300, vincitori fra le “Historic” ma anche molto spettacolari con una vettura non certo facile da portare al limite. La Fiat 131 Abarth di Sandro Giacomelli e Nicola Zancanella ha invece avuto la meglio fra le “Heritage”, mentre uno degli ospiti più attesi di Rallylegend, Francois Delecour, si è aggiudicato la categoria “Myth”, con Sabrina De Castelli alle note, sulla iconica Ford Sierra Cosworth 4X4 che l’ha portato alla celebrità negli anni ’80. I danesi Kristian Poulsen e Ole Frederiksen si sono infine imposti nella “WRC” con la loro Hyundai i20 Coupè WRC Plus.
Moltissimi sarebbero ancora gli spunti di interesse di questo Rallylegend ma, fra i tanti, vogliamo menzionare l’arrivo sul palco della Fiat 126 Bis di Flaviano Polato mancante completamente della ruota anteriore sinstra a causa di una “toccata” in prova speciale; onore a questo pilota che non molla mai, navigato per l’occasione da Stefano Lovisa, adorato dal pubblico che non aspetta altro che il suo passaggio per sapere che con lui la prova speciale è finita.
Archiviata l’edizione numero 19 è già quasi ora di pensare (e di sognare) a quello che sarà il ventennale di questo evento unico nel panorama automobilistico italiano, siamo certi che gli organizzatori per qualche giorno non vorranno assolutamente sentire parlare di auto, piloti, normative varie, ecc. ma che in breve si rimetteranno intorno ad un tavolo per correggere il tiro su quelle che sono state le lacune quest’anno (una di esse, secondo chi scrive, è stata la programmazione di una sola prova speciale il venerdì sera – da ripetere due volte – che ha convogliato una massa enorme di persone sul percorso, situazione che, complice anche il maltempo, ha determinato ritardi notevolissimi) e per pianificare l’edizione numero 20 con idee e progetti per far splendere sempre di più questa stupenda manifestazione.
Servizio: Guendy Furlan – Foto: Dario Furlan / Plume Sport