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Udinese ancora al palo a Ferrara!

Udinese ancora al palo a Ferrara!

Seconda di A e per l’Udinese arriva la prima trasferta, una delle più vicine, a Ferrara contro la SPAL, alla prima partita casalinga in A dopo 49 anni.

Dopo la sconfitta con prestazione deludente contro il Chievo gli uomini di Delneri sono chiamati a rifarsi e mettere in cascina i primi punti del campionato.

Delneri sceglie Scuffet, Angella, Danilo, Nuytinck, Samir, Fofana, Hallfredsson, Jankto, De Paul, Thereau, Lasagna. Due novità rispetto alla prima gara: Danilo rientrato dalla squalifica sostituisce Molla Wague e Samir prende il posto di Pezzella. Per la SPAL non c’è Meret in prestito dai friulani, ma arriva il debutto del neo acquisto Borriello.

Il primo rito verso la porta è un tentativo a dir poco velleitario di Lasagna al 14’, palla a lato. Cinque minuti più tardi palla gol per i padroni di casa con Scuffet bravo ad anticipare Borriello pronto a sfruttare un buon cross di Lazzaro dalla destra. Ci prova Fofana da fuori, palla alta. Al 25’ azione sulla sinistra con Mora caparbio nel continuare l’azione e passare la palla a Borriello che calciia due volte, la seconda è quella buona per superare Scuffet e portare in vantaggio i ferraresi. Due minuti è Schiattarella dalla distanza, palla fuori. SPAL che gioca con entusiasmo, Udinese sulla difensiva con poche idee. Al 39’ tentativo dalla sinistra di Hallfredsson, palla alta. Al 45’ tentativo sempre da fuori e sempre alto di Samir, i bianconeri non riescono a calciare da dentro l’area con azioni manovrate e ci provano da fuori.

Ripresa con primo cambio friulani: Pezzella per Samir. Al 4’ ancora grande azione di Mora con palla per Floccari che mete Borriello davanti a Scuffet, palla fuori e raddoppio mancato di un soffio. All’8’ gol della SPA: azione confusa in area Udinese con palla a Lazzari che silura Scuffet. Sospetto fuorigioco e l’arbitro Valeri consulta il VAR e assegna il gol ai padroni di casa per un tocco di un difensore bianconero. Delneri mette dentro Barark, facendolo esordire in A, per Hallfredsson, nella speranza di dare più sostanza al centrocampo. Al 17’ ancora SPAL con Viviani da solo davanti a Scuffet, palla a lato. Udinese totalmente assente. Cinque minuti più tardi san Scuffet su Borriello, evitato di un soffio il 3 a 0. Al 27’ dal nulla l’insperato gol dell’Udinese con un colpo di testa di Nuyntinck, alla prima rete in Italia. Partita riaperta con Perica che prende il posto di Fofana. CI provano ora i bianconero con qualche palla in area ma senza conclusioni. Al 39’ tiro di De Paul, para Gomis. Al 42’ fallo su Lasagna in area, ancora VAR e rigore per l’Udinese. Dal dischetto va Thereau che sigla il 2 a 2 riportando in parità il match. Al 4’ minuto di recupero prova il tiro della domenica Rizzo che appena entrato in area trova una traiettoria che si insacca alla sinistra di Scuffet, non immune da colpe. Vantaggio casalingo e definitiva rete del 3 a 2, meritato per quanto visto in campo.

Partita dai più volti con la SPAL che ha dominato fino al primo gol friulano. L’Udinese non ha fatto molto per meritare il pareggio, ma in qualche modo ci è arrivata, ma negli ultimi minuti non è riuscita a mantenere il risultato portando a casa un punto che muoveva la classifica e mandava alla pausa per le nazionali, non certo con l’umore a mille, ma con più fiducia rispetto a due sconfitte, deludenti a dir poco, in altrettante esibizioni.

Ai friulani sembra mancare molto per un campionato minimamente tranquillo. Manca gioco, voglia, grinta, idee offensive e forse anche un portiere che dia tranquillità ad un reparto.

La sosta forse arriva nel momento migliore, per recuperare qualcuno, ma soprattutto riprendere il filo del discorso lasciato, sorprendentemente purtroppo, nello scorso campionato. Così far punti appare un’impresa, contro chiunque, e la rotta va subito messa nella giusta direzione visto che le prossime 4 gare vedranno in casa Genoa e Torino, ma soprattutto le trasferte contro Milan e Roma.

Rudi Buset

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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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