Vista dalla Curva Nord, la prima volta di Totò Di Natale e Luis Muriel dal primo minuto vale 3 gol all’Inter. La tanto annunciata sorpresa di Guidolin per il 2013 per i tifosi bianconeri è la cosa più ovvia, la più semplice. Muriel e Di Natale non possono solo coesistere: debbono giocare assieme. Ciò che non è successo nella prima parte della stagione per via del brutto infortunio di Muriel si è dimostrato vincente da subito. I dubbi sull’impossibilità di farli giocare insieme sono caduti: certo è Muriel che fa il lavoro sporco, che corre di più, che deve rientrare, se non altro per via dei 14 anni in meno rispetto al capitano. Il “torello” Muriel di ieri al Friuli ha ricordato Sanchez. Incontenibile e sempre alla ricerca dell’uno contro uno nella metà campo avversaria. Muriel è e sarà questo, nel bene e nel male, che salti l’uomo o che perda la palla. Ieri è stato uno contro uno anche quando aveva tre uomini addosso. E come per il Sanchez dei tempi d’oro, si è cominciato ad assistere a falli chirurgici sul giocatore sudamericano, giustamente puniti dall’arbitro Giannoccaro. Le lamentele di Stramaccioni per i 4 ammoniti del primo tempo e per un rigore “dubbio” peraltro in un’azione viziata da fuorigioco sono apparse eccessive. Discutibile certo il giallo a Palacio per la simulazione sul presunto rigore; ma i falli sulle ripartenze in contropiede erano sacrosanti e dovevano essere puniti con l’ammonizione. Uscito in barella dopo l’ennesima entrata dura di un difensore, Muriel è rientrato per il gol del 2 a 0 mentre Totò, dolorante all’inizio a una gamba ha siglato la sua ennesima doppietta personale, candidandosi autorevolemente a un posto sul podio della classifica marcatori. Con buona pace del tecnico dell’Inter e per la gioia dei tifosi friulani, anche durante il “torello” improvvisato dai bianconeri negli ultimi 5 minuti. Mandi.
Anonimo bianconero