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FINO AL 3 MARZO A SPINEA LA MOSTRA “GUARESCHI E LAURENI: SEGNI DAI LAGER.

Realizzata dal Civico museo della Risiera di San Sabba, sarà visitabile fino al 3 marzo  a Spinea, nell’antica ed elegante cornice dell’Oratorio di Villa Simion, la mostra “Guareschi e Laureni: segni dai Lager. Testimonianze di due internati militari”. La rassegna espositiva racconta la vicenda degli Internati militari italiani (1943-1945) attraverso le parole di Giovannino Guareschi (1908-1968) e quasi 150 disegni eseguiti in prigionia dal grafico e incisore triestino Nereo Laureni (Trieste 1919-2008).  La mostra, che si inserisce nelle celebrazioni per il Giorno della Memoria 2013 organizzate dal Comune di Spinea, è stata realizzata dal Civico museo della Risiera di San Sabba – Monumento nazionale ed allestita in Risiera in occasione del Giorno della Memoria 2013, per la cura ed allestimento di Francesco Fait  e Anna Krekic. La mostra racconta la vicenda degli IMI, gli Internati Militari Italiani attraverso gli scritti di Guareschi e i disegni di Laureni. Gli IMI furono quegli ufficiali e soldati dell’esercito italiano che, dopo l’8 settembre 1943, si rifiutarono di collaborare con il Reich e con la Repubblica di Salò e vennero pertanto imprigionati dai tedeschi in campi di concentramento in Germania e Polonia dove furono costretti fino all’aprile 1945 a condizioni di fame, malattie e stenti. Gli ufficiali e sottoufficiali, non soggetti all’obbligo di lavorare, trascorsero quei lunghi mesi immersi nella noia e nell’inazione che seppero tuttavia riempire con disparate attività culturali, dal teatro alla musica alle arti figurative. Giovannino Guareschi, celebre scrittore e giornalista, creatore della saga di Don Camillo e Peppone, fu tra i principali animatori di tali attività: come autore di “conversazioni”, piccoli racconti a tema letti nelle varie baracche, e di testi per le messe in scena teatrali; come direttore e redattore unico del Bertoldo parlato, vero e proprio giornale “orale”; come scrittore infine di taccuini e agende che raccoglievano i suoi pensieri sulla prigionia. Nereo Laureni, di dieci anni più giovane di Guareschi, al momento della cattura da parte dei tedeschi era uno studente di architettura. Capace nel disegno, in prigionia espresse la propria creatività in oltre 150 fogli che ritraggono gli ambienti in cui si trovò tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, e in modo particolare le baracche, in metafisici esterni ma soprattutto nei particolareggiati interni, pullulanti degli oggetti quotidiani dei prigionieri. Negli spazi espositivi dell’Oratorio di Villa Simion saranno presentati al pubblico quasi 150 disegni di Nereo Laureni, prestati dalla famiglia dell’artista, e brani tratti dagli scritti di Guareschi sulla sua esperienza di internato, i cui diritti sono stati concessi dai figli Carlotta e Alberto; in più, ad approfondire i temi toccati, saranno oggetti e carte che Laureni portò con sé dal lager.  La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 3 marzo 2013 con il seguente orario: da martedì a venerdì dalle ore 15.30 alle ore 19.00; sabato e domenica anche dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

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