Miseria e Nobiltà, la famosa piece di Mario Scarpetta, classico della commedia napoletana, è andata in scena ieri sera al Teatro di Codroipo, nell’ambito della stagione teatrale ERT Friuli Venezia Giulia.
La trama è ben nota: il nobile Eugenio è innamorato di Gemma, attrice e figlia di un cuoco arricchito. Il padre del ragazzo osteggia l’amore tra i due giovani perchè anch’egli ama la ragazza al punto di frequentare la sua casa sotto falso nome. Eugenio deve trovare una soluzione: chiede a Felice e Pasquale e rispettivi familiari di far finta di essere la sua nobile famiglia ed entrare così a casa del cuoco dove, colpo di scena, troverà anche suo padre. Minacciatolo di dire la verità il nobile acconsentirà al matrimonio.
Due atti per due ore di spettacolo che strappano al pubblico che riempie il teatro risate a più non posso. La prima parte è incentrata sulla “miseria” : la scena è essenziale, un tavolo spoglio attorno al quale i miseri, affamati, litigano per un nonnulla e arrivano addirittura ad azzannarsi tra loro. Il secondo atto mette in scena la “nobiltà” e lo sfarzo un po’ pacchiano degli arricchiti.
Si ride, sì, ma è un riso un po’ amaro, e forse, visto il momento non facile per (quasi) nessuno, la commedia, con il racconto degli espedienti a cui sono costretti i protagonisti per sopravvivere, è quanto mai attuale, perchè, come recita Felice “Il mondo dovrebbe essere popolato solo da gente ricca, danarosa…la miseria non doveva esistere!”.
Molto bravi gli attori, Lello Arena in testa assieme a Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli e tutti gli altri.
Maria Teresa Ruotolo