Il testo-manifesto degli Angry Young Men debutta al Teatro Stabile del Friuli Venezia venerdì 1 febbraio per la stagione Prosa.
«Per ora la risposta è ancora la rabbia» così chiude le sue note di regia Luciano Melchionna che firma l’allestimento di Ricorda con Rabbia di John Osborne in scena al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia da venerdì 1 a domenica 3 febbraio, con Stefania Rocca e Daniele Russo. Rappresentato per la prima volta nel 1956 la pièce vibra oggi di potente attualità. Esprime infatti lo stato d’animo della giovane generazione inglese coeva, nei confronti della società: profonda inquietudine, frustrazione, senso d’impotenza… Dei protagonisti si conoscono la vita privata, i drammi quotidiani, la sensazione di solitudine, l’incapacità di comunicazione matura: ma attraverso questo quadro domestico e intimo fanno sentire un disagio esistenziale e sociale pieno e complesso. Un disagio che però non provoca in loro alcuna reazione positiva, piuttosto un ripiegamento su sé stessi, ulteriore insoddisfazione e soprattutto rabbia. Ed oggi sembra di scorgere la stessa rabbia, vana, repressa, in una quotidianità popolata da profili sempre più sconfortati e demotivati, pronti poi magari ad “esplodere” a sorpresa in furia omicida. John Osborne fu il primo a intuire questo malessere e a tratteggiarlo nel personaggio di Jimmy, l’“uomo contro”, come viene definito dal regista. Jimmy è talmente arrabbiato da non distinguere più i confini di questo sentimento, né sa individuare correttamente contro chi indirizzarlo: è contro tutto, le campane della chiesa, contro sua moglie, addirittura contro la pioggia … Questo testo è l’apologo della rabbia irruenta, disperata, generalizzata, rabbia – proprio come quella attuale – verso una realtà esecrabile, che va rifondata fin dalle radici. Se questa è la vis che spinge l’autore alla scrittura, anche lo stile ne risente: pungente, spezzato, irto di tirate astiose, di parole forti sparate come pugni violenti, di sdegno. Un vortice di energia irreprimibile che però – rivela lo spettacolo – alla fine, dolorosamente, si attorciglia su sé stessa. «A suo tempo – riflette il regista – la pièce venne definita “manifesto di una generazione”: oggi potremmo dire che ha preannunciato i nostri tempi ed è ancora il manifesto di chi si scontra con una società indifferente. È l’ira di chi affronta con furia chi si trincera nella sua cittadella a difesa dell’arroganza e della nebulosità dei suoi finti moralismi, di convenzioni e ipocrisie sociali che non lasciano spazio né consolazione agli altri (…) L’ansia per una società più giusta sembra riaffacciarsi in quest’epoca così sciatta nel sentire, così incapace di empatia, così prossima al collasso». Un salotto fa da sfondo allo spettacolo ed è il “ring” in cui Jimmy si sfoga inveendo contro tutto, molto spesso contro la moglie Alison, colpevole di provenire dalla “società borghese”. La mortifica anche davanti all’amico Cliff con cui trascorre leggendo e brontolando le domeniche, mentre la donna stira. Alison confida di essere incinta a Cliff e anche all’amica attrice Helena, che per qualche tempo prende casa nello stesso palazzo: la sua presenza scatena ulteriori tensioni fra marito e moglie, perché Jimmy la detesta. In seguito a una scenata Helena invita il padre di Alison a proteggerla portandola via con sé. Helena però, sorprendentemente, seduce Jimmy. Uno scossone alle vite dei tre? Nient’affatto: una domenica pomeriggio – mentre Cliff e Jimmy leggono brontolando ed Helena stira – Alison fa ritorno a casa. Gli uomini lasciano la stanza, Alison – che ha perduto il figlio – non mostra rancore per l’amica che lascerà Jimmy. Entrambe trovano che egli viva in un’epoca con cui non ha sintonia. E l’equilibrio matrimoniale, stancamente si ricompone. Personaggi pieni di rabbia e di amore soffocato, isterici, teneri, inermi, duri… Sono sfaccettati e bellissimi Jimmy ed Alison, i protagonisti di Ricorda con Rabbia e a chi li interpreta chiedono impeto e distacco, leggerezza e dramma, tratti infantili e profondità interiore. Una prova di forza espressiva per Daniele Russo (già apprezzato lo scorso anno ne La ciociara accanto a Donatella Finocchiaro) e per Stefania Rocca. Un’attrice di pregio, amata e apprezzata per le sue interpretazioni cinematografiche e televisive (ricordiamo almeno il pluripremiato La bestia nel cuore, di Cristina Comencini e la popolare serie Rai Tutti pazzi per amore) ma innamorata del teatro, dove di certo emozionerà. Ricorda con Rabbia va in scena per il cartellone Prosa dello Stabile regionale da venerdì 1 a domenica 3 febbraio: due recite sono serali (20.30) mentre quella di domenica è pomeridiana con inizio alle 16. Ricorda con Rabbia di John Osborne va in scena per la regia di Luciano Melchionna, con le scene di Francesco Ghisu ed i costumi di Michela Marino.
È una coproduzione del Teatro Bellini. Nel cast figurano Stefania Rocca, Daniele Russo, Angela De Matteo, Marco Mario De Notaris. Informazioni e biglietti per lo spettacolo sono disponibili presso i consueti punti vendita dello Stabile regionale, sul sito www.ilrossetti.it. Per informazioni si può contattare anche il centralino del Teatro allo 040.3593511.
La Stagione 2012-2013 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste. Si ringraziano tutti i Soci, in particolare il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trieste.