Perché si scrive in una lingua che non è la propria? Cosa e come si vuol comunicare scegliendo di esprimersi in un idioma diverso della propria lingua materna? A tali ed altri quesiti risponderanno giovedì 21 febbraio alle 20:45 in Biblioteca civica, nell’ambito dell’incontro “Scrivere altrove“, una della iniziative de “Il dialogo Creativo”, Mah Aissata Fofana, originaria del Mali, e Natalia Bondarenko, ucraina, che conversando con la giornalista Elisa Cozzarini, ideatrice della rassegna, parleranno dell’importanza dell’espressione scritta, in una lingua, l’italiano, diversa da quella materna.
Fofana si è laureata a Trieste, presso la Scuola per Interpreti e Traduttori e ha pubblicato il vocabolario Italiano-Bambara, una delle lingue più diffuse dell’Africa occidentale. Al centro del lavoro di Fofana c’è sempre l’Africa, con la sua cucina, il significato dei capelli, la filosofia di vita di un continente meraviglioso, il dolore che dà il pensiero della guerra nel suo paese, il Mali. L’ultimo libro è un giallo ambientato proprio in Mali, dal titolo “Un popolo delle stelle, un baobab, il cadavere di un albino” (2012).
Natalia Bondarenko è ucraina, un talento artistico poliedrico, scrive, dipinge e fotografa. Nella sala Teresina Degan della Biblioteca civica è esposta una sua mostra d’arte, dal titolo “Finestre dell’Est”. Vive in Italia dal 1990 dopo essersi laureata all’Accademia della Musica di Minsk, in Ucraina. Nel 2012 ha pubblicato il libro di poesie “Terra altrui”, edito dall’editore Samuele, con sede a Fanna (Pordenone). Interverrà durante l’incontro Alessandro Canzian, titolare della casa editrice, spiegando le motivazioni che portano a pubblicare libri di poeti stranieri in italiano.
La rassegna “Il dialogo creativo” promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con la cooperativa per il commercio equo e solidale L’Altrametà si concluderà sabato 23 febbraio alle 16:45, con un appuntamento dedicato alle seconde generazioni, i figli degli immigrati, nati e cresciuti in Italia. Interverrà Stefano Allievi, sociologo dell’Università di Padova che si intratterrà con i giovani stranieri, che assieme ai coetanei italiani, dialogheranno sul futuro della loro città, Pordenone, in un contesto nuovo, di pluralismo culturale e religioso
Le iniziative della rassegna si possono seguire anche attraverso la pagina Facebook www.facebook.com/Il-dialogo-creativo, dove si trovano foto e video degli appuntamenti e uno spazio per continuare lo scambio di idee e opinioni, il dialogo, appunto.