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“La voce dell’aria” di Angelo Muriotto

Sabato 6 aprile alle ore 18.00, presso l’Oratorio della Beata Vergine del Rosario di Limena (PD), verrà inaugurata la mostra “La voce dell’aria” di Angelo Muriotto. L’esposizione sarà visitabile fino al 21 aprile.

Quattro fili o racconti. Così l’artista spiega la mostra: «Propongo quattro racconti che chiamo fili. Questi fili, annodati a quelli precedentemente tessuti, formano la mia matassa, un continuo divenire creativo. Il primo filo (racconto) è rappresentato da alcuni pannelli di plexiglas trasparente sui quali ho incollato, con raggi UV, figure astratte realizzate con cocci e canne di cristallo, modificati con la tecnica della vetrofusione. Il mio proposito, con questi pannelli, è di disegnare l’aria con forme che galleggiano nello spazio. Uno dei pannelli si rifà a un quadro di René Magritte che ho visto alla Guggenheim di Venezia, titolato: “La voce dell’aria”. In questo quadro Magritte raffigura tre enormi sonagli sospesi nell’aria.
Il secondo filo (racconto) consiste principalmente nel riutilizzo di caratteri tipografici mobili di lega di piombo dismessi perché sostituiti dalla stampa digitale. Con le figure rappresentate in questi pannelli critico però i ragionamenti prolissi – e quindi la mancanza di sintesi – normalmente utilizzati  dalla stampa per esprimere concetti semplici. Questi pannelli sono composti da numerose righe su alcune delle quali vengono inseriti i caratteri mobili che rappresentano la sostanza del ragionamento. Le altre rimangono vuote e rappresentano il superfluo dell’argomentazione. Con la stessa tecnica dei caratteri mobili ho realizzato anche pannelli sui quali vengono sintetizzati eventi o idee particolarmente significativi: la crisobolla, il futurismo, il suprematismo, il dadaismo e l’arte povera.
Il terzo filo viene concretizzato con l’utilizzo di lamiere stirate utilizzate nell’industria. Di queste lamiere mi ha emozionato la loro forma ondulata e le fessure che si interpongono tra le ondulazioni stesse. Con queste lamiere cromate, smaltate o colorate, realizzo figure di diverso formato che blocco con bulloni su pannelli per lo più di acciaio inox con superficie specchiante o dipinta. Particolarmente significative sono lacune forme irregolari iscritte in un quadrato.
Per il quarto filo uso due tipi di lamiera industriale diversi dalla precedente: una lamiera antisdrucciolo a losanghe come pannello di fondo con sovrapposta una lamiera forata. Sulla lamiera forata vengono realizzati  fori quadrati di cinque centimetri di lato. Sul pannello di fondo, in lamiera bugnata, vengono incollate scaglie di vetro di Murano colorate. Ogni foro nella lamiera è un pertugio che attraversa la nostra memoria, riconducendoci ad avvenimenti passati».

Interventi critici. Barbara Codognotto, critica d’arte e organizzatrice della mostra, ha sottolineato come l’artista, partendo da un omaggio al pittore René Magritte, ci conduca in una dimensione quanto mai rarefatta, luminosa e musicale. La componente ritmica è una cifra caratteristica dell’opera di Muriotto, ma in questa esposizione, pensata espressamente per l’Oratorio della Beata Vergine del Rosario, l’articolazione degli elementi che contraddistinguono le opere del maestro trova un respiro nuovo, di profonda poesia e bellezza. Gaetano Salerno, critico d’arte, ha sottolineato come Muriotto, muovendo da testi narrativi indubitabili e certi, oggettivi e materici, le cui esistenze sono testimoniate dagli oggetti che si inseriscono nello spazio, alleggerisca poi, inaspettatamente, gli elementi, strutturando con essi racconti avvincenti, ora minimali e introspettivi, ora lirici ed assoluti. Gli oggetti sono liberati dalla loro pesantezza oggettuale, dalla loro consistenza materiale. Attraverso operazioni di riscrittura dei materiali e di letterature combinate, l’artista lascia emergere la naturale forza espressiva intrinseca degli oggetti, accentuata dai processi binari dei linguaggi, dal loro miscelamento e disgiungimento, dalla loro sovrapposizione, dal loro consapevole abbandono dei mondi reali per divenire fulcro dell’intero processo comunicativo. Ogni passaggio di questi costrutti allude a concetti più ampi, a pensieri impalpabili e liberi, ad universi armonici che costituiscono da sempre la metafora del percorso esistenziale dell’artista.

Orari e info. La mostra è aperta dal 6 aprile al 21 aprile 2013 con ingresso libero. Saraà visitabile dalle 16.00 alle 19.00 di tutti i giorni, escluso il lunedì. Per informazioni e/o approfondimenti: Ufficio Assessorato alla cultura: 049 8844314; [email protected]; www.comune.limena.pd.it; Assessore Stefano Toubai, direzione mostra: 346 8769495; Barbara Codogno, organizzazione mostra: 349 5319262; Gaetano Salerno, intervento critico: 348 5443851.

Vito Digiorgio

 

 

About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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