Ritorna in scena Stravaganza, testo di Dacia Maraini diretto da Claudio Misculin coprodotto dall’Accademia della Follia e dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: è ospite del Festival Teatri a Teatro 2013 promosso dalla Provincia di Trieste, che quest’anno pone al suo centro la riflessione sul disagio mentale.
L’appuntamento è al Teatrino Franco Basaglia venerdì 26 e sabato 27 luglio alle ore 21.
Lo spettacolo di Misculin, recitato dai matt-attori dell’Accademia della Follia – che ha debuttato nel 2009 alla Sala Bartoli e da allora è stato più volte ripreso, raccogliendo successi nazionali e internazionali – affronta in modo sensibile e originale proprio tali temi. «È la dimenticanza che porta a rifare gli errori di una volta?» denunciava sulle colonne del Corriere della Sera Dacia Maraini. «O c’è una volontà pertinace di disfare ciò che di buono è stato concepito e applicato dal pensiero sperimentale di questo Paese anche troppo immobilista? Che la legge Basaglia non funzioni fino in fondo lo sanno perfino i sassi. Ma perché troppo spesso manca la realizzazione di una parte della legge che prevede l’accoglienza dei malati nelle comunità terapeutiche, la cura assicurata, il recupero e la restituzione alla società degli individui più fragili e sconnessi. Un progetto coraggioso, non facile, certamente, ma che va comunque tentato, nel rispetto degli ammalati…».
Questo impegno civile, umano, sociale di Dacia Maraini trova la via del palcoscenico, con Stravaganza. «Cinque malati di mente internati in un manicomio, tre uomini e due donne, si tengono compagnia, si raccontano, si amano, litigano, si aggrediscono, ridono di sé e degli altri» riassume l’autrice. «Un giorno vengono a sapere che è stata votata la legge Basaglia: da domani tutti a casa! L’ospedale chiude. Ma dove andare? Ciascuno fa i conti con il proprio passato: chi ha una compagna che si è messa a vivere con un altro, chi una madre morente e dei fratelli invadenti che hanno occupato tutta la casa, chi un padre che certamente non rivuole presso di sé una figlia cleptomane, chi una moglie che ha trovato modo di fare soldi per conto proprio visto che lui non è stato più capace di mantenerla. I cinque decidono comunque di tornare a casa. Gli affetti su cui hanno sempre sognato sono lì ad attenderli. Ma appena arrivati trovano gelo e disattenzione. In realtà nessuno li vuole: sono stati bellamente sostituiti. C’è addirittura qualche parente che ha paura di loro, e vorrebbe chiuderli a chiave nella stanza rimediata all’ultimo momento. Così i quattro, perché il quinto Alcide non ha nessuno da cui andare ed è rimasto in manicomio, sono costretti a tornare in ospedale. Dove però decidono di vivere a modo loro: senza medici, senza elettroshock, senza chiavi e chiavistelli, in una comune aperta, con nuove regole stabilite da loro.»
Lo Stabile regionale e la singolare realtà dell’Accademia della Follia – fondata nel 1992 da Claudio Misculin, Angela Pianca e Cinzia Quintiliani – hanno incrociato più volte le loro strade: l’incontro più significativo risale al 2008, quando alla Sala Bartoli è stato presentato il loro La luce di dentro. La collaborazione è poi proseguita con il progetto Stravaganza e con la presentazione nella stagione appena conclusa dello spettacolo Crucifige.
L’Accademia della Follia è un progetto teatrale e culturale: si occupa di teatro e follia. Formata da attori a rischio, è un’esperienza singolare-universale dove la sofferenza individuale trova lo spazio delle parole e dei gesti. La ricerca nasce all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste nel periodo in cui le sue mura venivano abbattute da Franco Basaglia. Claudio Misculin in quel periodo si trova lì e fa prende parte a questo sogno comune e nel 1976 fonda il primo gruppo proprio dentro l’ex ospedale, il primo “teatro dei matti” e assieme agli altri partecipa alla creazione di quell’idea che poi diviene la Legge 180. Il matto – secondo l’assunto dell’Accademia della Follia – può diventare un talento artistico se si creano opportunità di esplorare e di mettere in scena altre maschere oltre a quella unica e sovradeterminata di malato. Ora Stravaganza ritorna in scena – nella appropriata e significativa cornice di Teatri a Teatro 2013 – dopo aver raccolto riconoscimenti in tutta Italia e in Brasile dove lo spettacolo è stato al centro di un importante progetto culturale, che nel 2010 ha ottenuto la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano quale «premio di rappresentanza al progetto “Stravaganza – Tournée in Brasile».
Diretti da Claudio Misuclin in Stravaganza recitano – accanto allo stesso Misculin – Ana Dalbello, Dario Kuzma, Donatella Di Gilio, Gabriele Palmano, Giuseppe Feminiano, Giuseppe Denti, Fabio Portas, Eloisa Gatto, Tonia Giordano.
Lo spettacolo va in scena in collaborazione con Agens.
Il biglietto sarà in vendita prima dello spettacolo, al Teatrino Franco e Franca Basaglia al prezzo unico di 3 euro che andranno poi devoluti per Urania Carsica, in omaggio al progetto di Margherita Hack.
Ulteriori informazioni sono disponibili chiamando il Teatro allo 040-3593511 e sul sito internet del Teatro www.ilrossetti.it