Dopo il grande successo invernale a Castel Sant’Angelo, dallo scorso 12 maggio “Il Cammino di Pietro”, la straordinaria mostra che ripercorre la vicenda dell’apostolo Pietro, “il pescatore di uomini” e racconta la fede come un’avventura incantevole e drammatica., si è spostata in Carnia, in Friuli Veenzia Giulia, alla Casa delle Esposizioni di Illegio (Udine), che la ospiterà sino al 6 ottobre 2013, aperta a orario continuato dalle ore 10:00 alle 19:00 anche nella giornata di Ferragosto.
“Il Cammino di Pietro” è la mostra ufficiale dell’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI con la sua Lettera Apostolica Porta fidei, che ha avuto inizio con il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962) e con il concomitante ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992) .
Realizzata dal Comitato di San Floriano di Illegio, incaricato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – il soggetto della Santa Sede che ha la regia dei principali eventi dell’Anno della Fede destinati alla Chiesa universale –, la mostra, curata da don Alessio Geretti, è realizzata con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività culturali.
“Il Cammino di Pietro”, prima ancora che un percorso d’arte, è un viaggio della mente e del cuore che avvolge credenti e non credenti in una rappresentazione drammatica di cosa sia la fede. La fede non viene definita, non viene dichiarata attraverso concetti, ma è descritta attraverso la vita dell’apostolo Pietro, protagonista di un cammino di fede fatto di passioni e intuizioni, di momenti di fatica e crisi, di lacrime di dolore e lacrime di gioia, di gesti azzardati e gesti eroici. Pietro è il testimone più decisivo al mondo per la fede dei cristiani, ma è anche l’emblema della fatica sperimentata dall’uomo nel credere, nell’abbandonarsi fiduciosamente al rapporto con Dio.
Quaranta opere, da Oriente e Occidente, che percorrono la storia della cristianità dal IV fino al XX secolo: dipinti e sculture di artisti d’eccezione quali Lorenzo Veneziano, Benvenuto Tisi detto il Garofalo, Gerrit van Honthorst, il Guercino, Simon Vouet, Battista Caracciolo, Dirk Van Baburen, Mattia Preti, Vasilij Dmitrievic Polenov, Eugéne Burnand.
Dal punto di vista strettamente artistico, la mostra si pone l’obiettivo di confrontare le principali iconografie della figura di Pietro, nell’accostamento di stili, scuole e autori provenienti da tutta Europa, raccontando l’evoluzione dei linguaggi artistici e simbolici dedicati alla narrazione agiografica esemplare della fede del principe degli Apostoli. Opere che catturano il visitatore e lo rendono protagonista insieme all’apostolo Pietro del suo percorso interiore.
L’esposizione si snoda così attraverso i diversi momenti che definiscono ciascuno una specifica “figura della fede”, un aspetto cioè dell’atto del credere: incontro, stupore, resistenza, crisi e rinascita, missione, fraternità, abbandono in Dio, somiglianza. Il percorso è quindi una meditazione teologica e artistica insieme: presenta la fede anzitutto nella vocazione degli apostoli come risposta incantata a un incontro, alla provocazione di Dio che, nella partita con l’uomo, gioca la prima mossa. Ma la fede è anche sconcerto e spaesamento all’impatto con il lato inedito di Cristo, che sconvolge le sicurezze e le miserie dell’uomo, mettendolo in difficoltà.
Il Comitato di San Floriano quest’anno ha ritenuto di proporre un’altra novità: una speciale promozione per le famiglie, proponendo un biglietto famiglia cumulativo quando si presentano i genitori accompagnati da uno o più figli (15 € totali).
La mostra “Il Cammino di Pietro” è realizzata con il sostegno del Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana e come espressione della pastorale della cultura dell’Arcidiocesi di Udine, con l’aiuto della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Udine, del Comune di Tolmezzo – Assessorato alla Cultura, della Camera di Commercio di Udine, della Fondazione Crup, della Banca di Cividale e della Fondazione Credito Valtellinese.