Dopo il successo della prima uscita, in agosto, il 15 settembre viene riproposta nelle Dolomiti Friulane l’escursione guidata che ripercorrere passo per passo il tragitto fatto dal mitico generale Rommel dalla Val Cellina alla Val Meduna. I partecipanti saranno accompagnati da una guida, che narrerà i fatti accaduti nel novembre del 1917. La partenza della passeggiata – organizzata dal Consorzio Piancavallo Dolomiti Friulane con Turismo FVG- è alle ore 9,30 dalla piazza a Claut, la durata di 4 ore con pranzo al sacco.
Sarà una passeggiata nella storia, un ritorno al 1917, attraverso un frammento della Prima Guerra mondiale quasi dimenticato, che ha come protagonista un allora giovane tenente di un battaglione di montagna tedesco, destinato a diventare un mito: Edwin Rommel, che a soli 26anni e ancor prima di Caporetto, era già famoso per il suo coraggio e abilità bellica. Il percorso proposto è lo stesso che Rommel e i suoi uomini del battaglione Württemberg percorsero allora, lungo quella strada, costruita dagli alpini italiani tra il 1910 e il 1912, che collegala Val Cellinaalla Val Meduna, nelle Dolomiti Friulane, ed è ancor oggi perfettamente percorribile.
Il reparto di Rommel rappresentava la “punta estrema” dell’ Alpenkorps germanica, aggregato alla XIV armata nell’assalto all’Isonzo; gli “alpini” tedeschi penetrarono come una lancia nella difesa italiana per raggiungere, inquadrati con la 22° divisione Schützen, velocemente Longarone e tagliare così la strada alle truppe italiane che dal Cadore si stavano ritirando verso il Grappa. Tuttavia, a Forcella Clautana, il 7 novembre 1917, si dovettero arrestare: attestati a quota 1439 della forcella c’erano circa 1000 italiani: alpini del Susa e del Cividale, bersaglieri, fanti, artiglieri, arditi del reparto d’assalto, che riuscirono a impedire lo sfondamento delle truppe tedesche. Si difesero strenuamente, tant’è che lo stesso Rommel, dopo il fallimento del primo assalto notturno, ebbe a dire: “sono seccato, è il primo assalto dall’inizio della guerra che mi va male. Duro lavoro di ore andato in fumo. Una ripetizione dell’assalto sembra senza speranza…”
Una curiosità: il battaglione da montagna del Württemberg, con un organico che costituiva quasi un reggimento, aveva nei suoi ranghi anche una donna, di origini austriache, con la funzione di interprete per varie lingue. Si era arruolata sotto mentite spoglie e poi alla fine venne scoperta: Wolf Hauler, alias Mary Senta, rimase comunque nell’organico del reparto anche dopo essere stata smascherata a Longarone.
A quasi cent’anni da quei tragici eventi ecco un’occasione assolutamente interessante per conoscere un episodio “minore” ma estremamente significativo della Grande Guerra, e di godere nello stesso tempo di panorami affascinanti a contatto con una natura intatta.
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