Più di trecento persone sono accorse oggi pomeriggio gremendo in ogni ordine di posti il Teatro Tenda di Illegio (UD) perl’appuntamento che chiude la due giorni del Cardinale Camillo Ruini, alla sua prima assoluta in provincia di Udine. Un pomeriggio iniziato alla Casa delle Esposizioni con la visita alla straordinaria mostra d’arte “Il Cammino di Pietro” e seguito con il dialogo sul suo ultimo libro, “Intervista su Dio”. All’arrivo, il Cardinale Ruini insieme all’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato è stato accompagnato da Don Alessio Geretti, curatore della mostra, in una particolare visita delle oltre quaranta opere che ripercorrono la figura dell’apostolo Pietro.
Successivamente il Cardinale Ruini ha dialogato con la giornalista Antonella Lanfrit sulle grandi tematiche affrontate in “Intervista su Dio. Le parole della fede, il cammino della ragione”, un volume che ha riscosso un grande successo di pubblico tanto che ne uscirà a breve una riedizione tascabile.
Il grande intellettuale cattolico è partito dalla due domande esistenziali dell’uomo “Chi siamo?” e “Dove andiamo?” a cui segue necessariamente la terza: “Dio esiste?”. “L’uomo – sostiene Ruini – si differenzia dagli animali per la sua capacità di interrogarsi da cui deriva una costante capacità di cambiamento ed è solo il cambiamento che crea cultura”. Dalla razionalità con cui affronta il tema dell’esistenza di Dio, alla filosofia citando i grandi pensatori occidentali, da Cartesio a Leibniz fino a Kant, il Cardinale Ruini ha affrontato poi il tema della scienza a cui è particolarmente legato vista la sua formazione scientifica. “La scienza, afferma Ruini, non può essere l’unica forma di conoscenza in quanto è limitata per sua stessa definizione. Utilizzare solo la scienza come forma di conoscenza significa non dare valore alla letteratura, alla filosofia e all’etica”.
Non sono mancati i riferimenti ai temi di cronaca legati a Papa Francesco e alla risposta ad Eugenio Scalfari sul tema della fede come verità non assoluta. Il Cardinal Ruini, come Papa Francesco, ritiene che la fede non sia una verità assoluta dove per assoluto si intenda privo di rapporti. Dio ha rapporti con noi e con la nostra vita e in questo senso è logico parlare di verità non assoluta. Inoltre, il Cardinale ha definito la risposta di Papa Francesco come “una lettera di straordinaria modernità soprattutto per quanto riguarda il linguaggio”; “la Chiesa, sostiene, deve abituarsi ad utilizzare un linguaggio comprensibile a tutti, senza rimanere rinchiusa in un dialogo per pochi”. Sempre su Papa Francesco e l’importanza del dialogo con chi non crede, il Cardinale Ruini ha ribadito che “questo dialogo serve a definire le rispettive posizioni, a rendere chiari i rapporti reciproci, a non imporre, ma a proporre”.
La chiusura è lasciata al tema del male, della sofferenza e della colpa che sono, secondo l’ex Presidente della Cei, il vero motivo per cui la fede non può essere una scelta razionale.