Oggi 29 ottobre 2011 si celebrano i novant’anni dal 28 ottobre 1921, giorno in cui iniziò il viaggio del Milite Ignoto dal Friuli Venezia Giulia, terra di confine, terra segnata dalla guerra appena conclusasi con il completamento dell’unità territoriale italiana grazie all’annessione di Trieste, Trento e Istria. Novant’anni dopo la destinazione è la stessa: Roma, la capitale d’Italia, il simbolo di quell’Unità per secoli sognata e raggiunta con sacrifici indelebili. In occasione della partenza da Aquileia e Cervignano del Friuli, il convoglio è stato salutato dai sindaci delle due città; per Aquileia il primo cittadino Alviano Scarel e successivamente per Cervignano del Friuli il sindaco Pietro Paviotti. Giunto presso la stazione di Udine il treno è stato accolto dal sindaco Furio Honsell, dalle autorità locali, da alcune formazioni delle forze armate e dai rappresentanti delle varie associazioni d’arma con i propri medagliati confaloni.
Una bara di legno di quercia partì dalla stazione di Aquileia con il saluto delle campane della Basilica, dell’artiglieria e del canto “La leggenda del Piave”, oggi la memoria s’è desta assieme allo spirito d’identità nazionale dalla stazione ferroviaria di Cervigano del Friuli fino a Udine, poi Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi Chianciano Terme, Orvieto e, il 2 novembre 2011 a mezzogiorno, Roma.
Una giornata per celebrare le Forze Armate, vigili dell’Unità, vedette dello Stato democratico, garanti di “riferimenti ideali e morali” ricordati dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa presente sul treno del ricordo.
La retorica in questi casi è un dovere: “Bentornato eroe!”
Federico Gangi
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Carlo Liotti
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