Al PARCO EUROPA UNITA di Cervignano del friuli, non poteva esserci miglior chiusura per la XIV^ edizione di Onde Mediterranee, lo spettacolo di Sabina Guzzanti “Sí! Sí! Sí! Oh, sí!” inserito nella rassegna di questa edizione 2011 ha sicuramente esaltato la fatica di tutto lo staff per portare in giro da Monfalcone a Trieste il programma a volte impegnativo di far avvicinare vare etnie e ormai tante culture – come ha ieri introdotto il Direttore Artistico: Giancarlo Velliscig . Oltre due ore di monologo per raccontare l’Italia di oggi, attraverso una carrellata dei suoi personaggi piú famosi la Guzzanti ha evocato fatti di attualità e politica. Con i suoi cavalli di battaglia, a cominciare dal “Mi consenta” del Presidente del Consiglio, a Valeria Marini, da una profetica Clarissa Burt vicina e portavoce di un GOD tutto americanizzato e fautore dei miti americani, a Barbara Palombelli. Un discorso a parte quello dedicato a Maria De Filippi e alla Lucia Annunziata con i loro stereotipi. Nello spettacolo non è mancato neanche una buona fetta di satira con le imitazioni di Massimo D’Alema fino a Pierluigi Bersani. Un racconto che ripercorre vent’anni di storia dell’Italia, guardando ad avvenimenti e fatti attraverso un nuovo punto di vista: quello della partecipazione dei cittadini ai referendum dello scorso mese di giugno e la speranza cha siano le nuove generazione a dare il colpo di grazia ad un sistema politico che si trascina da ventanni e ormai ci ha condotto sull’orlo di un baratro da cui ci risolleveremo pieni di ammaccature e brutti sogni. Una partecipazione a cui l’attrice e regista guarda con ottimismo come momento di “risveglio” delle coscienze. Lo spettacolo “liberatorio” come lei stessa l’ha definito in numerose occasioni, diventa tale sull’onda di questo entusiasmo con cui la protagonista si libera in questo racconto, di fatti, persone e personaggi che hanno segnato la storia dell’Italia. La prossima tappa di ONDE MEDITERRANEE sarà riuscire nel prossimo anno a ripercorrere le strade della XIV edizione appena conclusa anche con le difficoltà e le limitazioni economiche aggiunte da questo governo alle espressioni della cultura in un paese di analfabeti di ritorno.
Enrico Liotti