I preliminari, anno dopo anno, sembrano essere un limite insormontabile, ma anche quest’anno sembra che la sfortuna si sia posata sui colori bianconeri.
La gara di Trieste parte bene, con i friulani che impongono il proprio gioco ai cechi dello Slovan Liberec. Il primo quarto d’ora sembra il prologo di una gara tranquilla anche se la sfortuna inizia a già a materializzasti sul Rocco in attesa di una serata decisamente diversa.
Protagonisti delle prime sortite offensive sono Muriel, che colpisce la traversa prima e trova sulla sua strada il portiere ceco Kovar poi bravo a deviare in angolo un tiro dal limite dell’area. In mezzo ai due tentativi del colombiano ci prova Di Natale su punizione ma il tiro è fuori.
La prima volta che lo Slovan mette il naso fuori dalla propria area di rigore arriva l’inaspettato vantaggio grazie ad un preciso tiro di Kybalka sul quale Kelava non può fare nulla. L’azione è viziata da un possibile fallo a favore dell’Udinese, ma pure qui la sfortuna ci vede bene. Gli uomini di Guidolin risentono del vantaggio ospite e reagiscono alla distanza prima con una girata di Di Natale di poco a lato e raggiungono il più che meritato pareggio con Gabriel Silva con una pregevole rovesciata su ottimo assist del capitano.
I friulani sembrano controllare la gara anche se nel finale di tempo non ci sono
occasioni eclatanti.
Nella ripresa pronti via arriva il secondo vantaggio ospite con Delarge che sfrutta al meglio un’incredibile svarione difensivo e deposita, in solitaria, alle spalle di un desolato Kelava.
La botta è ancor più forte ma i padroni di casa reagiscono subito con un debole colpo di testa di Basta ma Kovar non deve impegnarsi troppo per salvare la propria formazione. Da qui in poi si dà il via ad un’autentica sagra della sfortuna. Nella stessa azione, su cross di Basta, Di Natale cicca clamorosamente da pochi passi e sulla ribattuta Lazzari ci pensa troppo e riesce nell’impresa di centrare ad un passo dalla linea di porta un difensore ceco. Successivamente ci prova Muriel ma il tiro è debole. Entrano Maicosuel e Zielinski per dare maggior fantasia in fase offensiva, ma la sostanza non cambia. Poco dopo la sfortuna colpisce pure Di Natale che gira un pallone solo da spingere in rete, fra le braccia di un’incredulo Kovar. In zona sfortuna si ripresenta Basta ancora di testa ma la palla sbatte sul palo. Da una punizione telefonata di Di Natale parte però lo psicodramma bianconero che si materializza quando Kusnir trova un preciso sinistro. È 1 a 3 e il gelo arriva velocemente a Trieste e si fa ancora più pungente nel finale di gara quando la sfortuna ripassa per lo stadio triestino con Danilo che trova il terzo legno della serata.
La qualificazione, dopo l’1 a 3 finale, rimane quindi appesa ad un filo, ma paradossalmente la prestazione in chiave offensiva non rende del tutto impossibile quello che sarebbe, in ogni caso, un miracolo sportivo. Guidolin al termine del match incita la squadra a non mollare, ma non si nasconde dietro alla sfortuna che comunque ammette esserci. Il tecnico non può che rammaricarsi per il secondo gol subito che, inevitabilmente, ha fatto svoltare la partita dalla parte dei cechi bravi e appunto, fortunati, per stessa ammissione del proprio tecnico, a difendersi bene e a sfruttare tutte le occasioni capitate nell’arco di 90 minuti che non possono che definirsi, per l’ennesima volta, stregati per i bianconeri.
Non resta che aspettare la partita in Repubblica Ceca fra sette giorni e sperare in un miracolo che porrebbe fine alla maledizione dei preliminari.
Rudi Buset
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