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UDINESE SEMPRE PIU’ AL COMANDO

Dal nostro inviato

Mucho frio dicono i pochi spagnoli al Friuli ed effettivamente la temperatura non è delle migliori, considerato il periodo, per godersi una bella partita come ha tutta l’aria di essere Udinese-Atletico Madrid.

Dando un’occhiata alle formazioni si nota un razionato turn over da parte di entrambi gli allenatori. Guidolin lascia in panchina Isla, Basta, Asamoah e Di Natale continuando a dare fiducia a giovani di prospettiva, mentre Manzano, allenatore degli spagnoli, non schiera Reyes e deve risollevare le sorti di una squadra in crisi di gol e risultati, in particolare nelle ultime partite.

Pronti via, e di fronte a poco più di 12.000 spettatori (non all’altezza dell’importante serata), l’Udinese parte subito forte. Calcio di punizioni dalla sinistra e colpo di testa di Floro Flores che per poco non fa alzare dalla sedia il pubblico appena seduto. L’inizio è buono con le due squadre che si fronteggiano alla pari, con l’Atletico però che, con il passare dei minuti, prende il comando delle operazioni. Comando che non si concretizza ma porta ad alcune buone occasioni: al 13’ punizione sprecata da Godin, al 19’ tiro debole di Perea, al 23’ tiro fuori da buona posizione del pericolo numero uno, il capocannoniere della scorsa Europa League, Falcao. Al 25’ l’Udinese si scuote. Calcio di punizione dalla distanza di Floro Flores che trova però la risposta con i pugni da parte del portiere dell’Atletico, CourtoisMa è solo un fulmine a ciel sereno: l’Atletico, in finale di tempo, riprende il dominio delgioco con altre occasioni. Nella prima è bravissimo Handanovic ad anticipare Falcao lanciato verso la porta, nelle altre due lo stesso portiere non si fa sorprendere dalle conclusioni di Pizzi.

Un primo tempo di marca spagnola si conclude con uno 0 a 0 che non scontenta nessuno.

Qualche cambio per l’Udinese (escono Pereyra e Abdi per far spazio a Basta e Fabbrini), ma l’andazzo della partita non cambia molto: sterile predominio dell’Atletico e Udinese che si difende senza molti affanni. L’occasione più pericolosa però arriva al 10’: dopo un tiro di Falcao respinto in calcio d’angolo, dal corner Godin tira alto da posizione ravvicinata. Dall’altra parte il portiere dell’Atletico compie una gran bella parata su colpo di testa di Benatia da calcio di punizione di Armero.

Da qui in poi le due squadre sembrano tirare i remi in barca per un pareggio che sembra scontato fino a quando all’87’ Benatia rompe l’equilibrio: calcio d’angolo con palla che arriva a Fabbrini, il cui tiro diventa un assist per il difensore franco-marocchino che trova il colpo vincente. Palla al centro e Domizzi è bravo ad anticipare di poco Falcao pericolosamente vicino adHandanovic. Pericolo scampato e Udinese che conclude in avanti con un contropiede di Badu che lancia Floro Flores, il quale, con un preciso diagonale trova l’angolino giusto per il 2 a 0 finale che fa saltare il Friuli e porta la squadra bianconera al primo posto in classifica con 7 punti (3 di vantaggio sull’Atletico e ben 5 su Celtic e Rennes che impattano per 1 a 1 nell’altra partita del girone) nonostante una prestazione attenta e intelligente sì, ma meno brillante del solito.

In conferenza stampa i due tecnici danno una giusta lettura alla partita.

L’allenatore dell’Atletico, seppur non avendo nulla da rimproverare alla squadra considerata la buona disposizione in campo, si rammarica per aver avuto solo un controllo sterile della partita definendo la sconfitta come un colpo basso in una partita giocata alla pari con l’Udinese che ha una buona classifica in Italia e una buona organizzazione difensiva. Si dice però convinto che, nonostante la sconfitta e il conseguente secondo posto nel girone, la qualificazione dipenderà solo esclusivamente dalle prestazioni che la sua squadra farà nelle restanti 3 partite sicuro però di rientrare fra le squadre che giocheranno i sedicesimi di finale di Europa League nei primi mesi del 2012.

Medhi Benatia autore del primo gol

 

Per Guidolin invece il primo tempo dell’Udinese è stato brutto, dovuto forse alla timidezza considerata la partita con un avversario importante e di blasone, un po’ come a Glasgow. Ricorda però che nonostante questo, la palla più importante della prima frazione l’ha avuta l’Udinese. Nella ripresa invece si è giocato meglio, alzando il ritmo e mettendo in difficoltà l’Atletico. A chi fa notare le prestazioni deludenti di Doubai e Pereyra e l’ottima prestazione di Floro Flores, il mister dice di avere pazienza e fiducia nei giovani che hanno a che fare con un palcoscenico importante, in un girone difficile. Pe riguarda l’autore del 2 a 0 Guidolin si dimostra molto contento per la prestazione considerando l’attaccante come uno fra i più forti che ha allenato nella sua carriera. Concentrandosi invece su quanti punti possano servire per la qualificazione, mantenendo un punto di domanda sul caso Sion, il tecnico non fa calcoli ma dice che è il caso di aggiungere altri 2 o 3 punti.

Chissà se ne mancano 2 o forse 3, in ogni caso su 3 partite portare a casa 7 punti e averne 5 di vantaggio sulla terza è un bel modo per vivere con un bel sorriso il cammino europeo.

Rudi Buset
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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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