Ogni supereroe che si rispetti ha subito un forte trauma, che sia la perdita dei genitori o il loro abbandono in tenera età da una parte o una gravissima lesione fisica o l’esito di un esperimento scientifico dall’altra, si tratta sempre di una prova che il nostro beniamino ha dovuto superare con forza, determinazione e coraggio. Uno dei più importanti messaggi dei fumetti è, forse, quello di raccontare che anche orfani miliardari o nobili alieni incontrano difficoltà e hanno le stesse paure e angosce di noi poveri mortali. Il tutto dovrebbe fermarsi al messaggio di speranza e alla bella consolazione cartacea che dentro di noi possiamo trovare le soluzioni ai nostri problemi.
Il problema sorge quando, all’interno di un reale psicodramma, uomini di stato e autorevoli rappresentati politici (chiamiamoli così) scrivono pagine da fumetto immedesimandosi in eroi irreali convincendosi che “trovare le soluzioni ai nostri problemi” dentro noi stessi equivalga a negare l’esistenza dell’errore: basta portarlo all’esterno e dare la responsabilità delle sue conseguenze ad altri. Lo facciamo tutti è umano ma i ruoli, specie se istituzionali, esistono proprio per dirci che dobbiamo porci dei limiti nell’esercizio di determinate funzioni.
Volete un’Italia da fumetto? Avremo un’Italia in fumo?
Così dicono in molti e non si tratta di essere esterofili o disfattisti ma l’impressione è che, da noi, il senso della comunità e il senso delle istituzioni sia utilizzato in modo poco responsabile. Da cosa si deduce? Basti pensare all’ultimo gesto dei deputati del Pdl: l’intenzione di dimettersi in massa. Per di più in concomitanza con il viaggio di Stato del Presidente del Consiglio Enrico Letta negli Stati Uniti d’America è disarmante. Ci si concentra sulla dubbia costituzionalità della legge Severino quando, anche se non fosse stata approvata, un leader politico condannato dovrebbe avere la dignità di dimettersi. Le ragioni dei vari Brunetta, Santanché e Cicchitto devono essere certamente ascoltate ma anche loro dovrebbero capire che non fanno parte della Justice League. Come dicevo, c’è un limite a tutto.
Insomma, storie da romanzo. Ma il vero problema è che la nave da crociera Italia naviga a vista da decenni, troppe volte senza una strategia. Berlusconi non è la causa di tutti i problemi, anzi, ma non è nemmeno la soluzione, sempre che l’Italia non sia un fumetto. Gulp!
Federico Gangi