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INDAGINE SULLA CRIMINALITA’ ANNO 2011

Le risultanze di  un’indagine dell’Anfp ( Associazione nazionale  forze di polizia)   sul trend della criminalità  riferita al 2010,  pubblicata alcuni giorni fa  sul Sole 24 Ore,  collocano Pordenone al 94° posto su 103 per l’incidenza  dei reati  in rapporto alla popolazione esistente,  registrando nel contempo anche un calo  dell’8,8 % rispetto al 2009. Oltre all’ottima posizione a livello nazionale Pordenone  risulta essere la prima in Regione confermandosi così un’area dove  il trend criminoso  è tenuto sotto controllo e addirittura regredisce.  Un  quadro generale, che comunque non fa calare la soglia di attenzione e di controllo del territorio, considerando anche  che   nel  rapporto agenti/numero di abitanti  ci sono più  appartenenti alle forze dell’ordine a Gorizia e a Trieste che a Pordenone. La collocazione nella parte bassa della classifica (positiva)  induce ad una ulteriore riflessione. A Pordenone gli immigrati risultano essere  il 16% della popolazione, (una delle città  capoluogo con maggior presenza di cittadini  extracomunitari), per cui secondo un luogo comune, la città ne dovrebbe  soffrire e  registrare  significativi tassi di criminalità . Dalla classifica invece si evince  che  non c’è correlazione  tra la sicurezza urbana e la presenza di extracomunitari. L’equivoco – commenta l’assessore Moro– è  dovuto probabilmente  al fatto che nel giudicare il fenomeno delittuoso  prevale la percezione  di mancanza di sicurezza  piuttosto che il dato oggettivo.  I fatti  delittuosi, insoliti  e limitati nel numero, come dimostra la classifica, vengono vissuti  con apprensione  e inquietudine proprio per la loro straordinarietà e ciò induce a ritenere che ci sia poca sicurezza. Vanno tenuti distinti gli aspetti emotivi generati da un fatto e la realtà oggettiva dello stesso. Per quanto riguarda  la gestione della sicurezza  – prosegue l’assessore alla Polizia Municipale Flavio Moro – va considerato l’ordinamento nazionale sulla sicurezza – il quale stabilisce che questa sia gestita gerarchicamente,  dal Ministero dell’interno a livello nazionale, dalla Prefettura, dalla Questura a livello locale e in ultima istanza dal Sindaco, solo nel caso di  mancanza delle precedenti figure istituzionali a livello locale. Quest’ordine di attribuzioni di funzioni e responsabilità,  non impedisce che il fenomeno della criminalità  sia contrastato di comune accordo grazie alla collaborazione fra le forze di polizia  nazionali e quelle locali. Va ricordato inoltre che periodicamente  si riunisce il Comitato Provinciale per l’Ordine e la sicurezza, anche in seduta straordinaria in caso di fatti eclatanti.  Ecco dunque che il controllo del territorio  risulta efficace come la stessa classifica dimostra. In ogni caso l’Amministrazione Comunale ha ben presente il proprio impegno sul tema della sicurezza e i risultati di questa classifica  sono  da sprone per  continuare ad operare allo scopo di  tutelare e salvaguardare la sicurezza dei cittadini.

(e.l.)

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