IMPEGNO PER RIDURRE LA CO2 GRAZIE A UNA PARTNERSHIP TRA BIRRA CASTELLOE MINISTERO DELL’AMBIENTE
Siglato un accordo dal Ministro Clini e dal presidente Paolo Trussoni
San Giorgio di Nogaro (Udine), gennaio 2013 – La birra green a misura d’ambiente nasce nel cuore del Friuli grazie all’accordo volontario stipulato tra Birra Castello Spa di San Giorgio di Nogaro (Udine) e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con l’obiettivo di promuovere progetti comuni finalizzati all’analisi e alla riduzione dell’impronta di carbonio nel settore della produzione e della distribuzione della birra.
Nata nel 1997 rilevando il complesso produttivo ad un altro storico marchio friulano, con una produzione nel 2012 di oltre 1 milione di ettolitri hl e un fatturato stimato di 87 mln di euro, il Gruppo Birra Castello Spa ha oggi uno degli stabilimenti più moderni in Italia e punta a indirizzare la propria politica ambientale verso il settore climatico, aderendo con questo accordo a iniziative e impegni in linea con le politiche governative nell’ambito del Protocollo di Kyoto e del pacchetto “Clima-Energia” dell’Unione europea. A sottoscriverlo il 30 novembre scorso sono stati il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il presidente di Birra Castello Paolo Trussoni. Attraverso l’intesa, che avrà la durata di 12 mesi, Birra Castello e Ministero dell’Ambiente avviano una collaborazione per promuovere iniziative mirate a valorizzare la sostenibilità nell’ambito di tutto il settore della produzione e della distribuzione della birra. Innanzitutto sarà definita secondo protocolli internazionalmente riconosciuti una metodologia di calcolo della carbon footprint, cioè l’impronta di carbonio, relativa alla produzione e alla distribuzione di un prodotto simbolo della qualità di Birra Castello, e cioè la bottiglia Castello da 0,33 ml. In una seconda fase si effettuerà l’analisi e la contabilizzazione delle emissioni di CO2 equivalenti prodotte nel corso del ciclo di vita di questo prodotto, con l’obiettivo di ridurle e successivamente neutralizzarle attraverso i meccanismi del protocollo di Kyoto. L’azienda, inoltre, definirà un sistema di carbon management delle emissioni specifiche per il settore della produzione di birra (con la definizione di un sistema di gestione delle diverse categorie di impatto), finalizzato al miglioramento complessivo dell’impronta di carbonio, monitorando le criticità e individuando soluzioni che consentano una più efficace gestione nei metodi produttivi, distributivi e di consumo tradizionali.