Una delle commedie più divertenti di questa stagione teatrale 2011/2012 al Teatro Comunale Benois-De Cecco, di Codroipo è andata in scena il 14 gennaio, registrando un’ alta presenza in sala. Certamente una scelta felice dell’ottimo lavoro di ricerca effettuato questo anno dal circuito ERT-FVG dove il direttore artistico Renato Manzoni ed il suo staff continuano a far miracoli anche con sempre meno finanziamenti pubblici.
Veramente singolare e originale la trama di questa pièce – scritta da Edoardo Erba su stimolo e segnalazione di Alessandro Gassman il quale ha casualmente conosciuto il problema degli ” hoarder ” assistendo in America a un reality sull’argomento – che porta a conoscenza del mondo italiano e forse anche europeo una questione quasi sconosciuta almeno come nome. “Si tratta, infatti, di una patologia che colpisce molti individui in ogni dove i quali con difficoltà si separano dagli oggetti e ne accumulano tali quantità da invadere le loro abitazioni rendendole invivibili.”
Simpaticissimi e spigliati i quattro protagonisti di Tante belle cose, uno spettacolo diretto da Alessandro D’Alatri, che racconta la storia di Orsina, infermiera stravagante ma dal cuore d’oro. Diretta da Alessandro D’Alatri, la pièce si affida, oltre a una magnifica Maria Amelia Monti perfettamente nella parte (sul palco è una ragazzotta collazionatrice di tutto che incarna la mania degli “hoarder”), a Gianfelice Imparato, Valerio Santoro e Carlina Torta. Un’ora e 45 minuti (compreso l’intervallo) “tagliati” da due scenografie complementari.
Maria Amelia Monti è bravissima nell’interpretazione di questo personaggio svampito un po’ fuori dal mondo, si veste con mille colori, arriva sempre tardi, vive in una casa piena zeppa di cianfrusaglie perché non le riesce proprio di buttare via nulla: eppure nel più puro e incontaminato rispetto ai suoi perfidi condomini, che la vedono come una zingara da buttare in mezzo a una strada.
Al suo fianco c’è però Aristide (Gianfelice Imparato), amministratore del palazzo ma anche suo cliente, dopo che l’avventura del parapendio gli ha provocato un doloroso mal di schiena. Aristide l’aiuta come può a risolvere le controversie con i suoi vicini di casa, senza però avere il coraggio di dirle tutta la verità… Protagonisti assoluti della commedia sono ovviamente la Monti e Imparato, che si destreggiano benissimo tra una litigata e un momento comico, tra un imbarazzo e una tenerezza….. Una perfida signora Patrizia (Carlina Torta) sostiene che dall’appartamento della protagonista esce un odore sgradevole. La macchina degli equivoci raggiunge il climax quando la hoarder viene cacciata di casa per colpa del suo hobby, anche per la complicità dell’altro condomino interpretato da Valerio Santoro, che mostra una personalità alquanto viscida e ambigua.
La conferma che scaturisce dallo spettacolo è che Maria Amelia Monti è la nuova Franca Valeri, (come l’ha definita qualche critico teatrale, senz’altro più competente del mio giudizio) almeno per l’ironia e la carica di simpatia che propone con l’interpretazione del suo ruolo. Sicuramente una bella novità è la musica affidata a Cesare Cremonini riuscito a trovare note che sottolineano con grazia e delicatezza i passaggi fondamentali del testo e ha regalato una dolce melodia nel finale che rapisce lo spettatore e accompagna i protagonisti verso un finale inaspettato e ripagatore per i due protagonisti. Qualche dubbio sulla espressione caricaturale dei personaggi di contorno, che bravi nell’esprimerne mediocrità e dabbenaggine si adoperano con modi viscidamente subdoli e connotati da profonda ignoranza, cattiveria ed egoismo per liberarsi di una persona così diversa da apparire un’intrusa.
Teatro è anche divertissment, leggerezza, commediole garbate, gradevoli. E’ il caso – scenico – di “Tante belle cose”.
Enrico Liotti
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