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CROCE DI GUERRA A NICOLO’ GIUSEPPE DANELON

Il Sindaco Claudio Pedrotti  si è rivolto al figlio Graziano, consegnadogli  gli attestati e due croci al merito  di guerra  alla memoria del padre Giuseppe Danelon,  a  cui il Ministero della Difesa ha conferito le onorificenze con la seguente frase:“ Con la lettura.. della… motivazione, che dà conto di un’esistenza esemplare, dedita ai valori fondanti della Patria, del dovere, dell’altruismo, del grande senso di appartenenza all’Arma, mi onoro oggi 4 novembre,   consegnare alla famiglia, in memoria, l’onorificenza attribuita dall’Esercito Italiano  a Nicolò Giuseppe Danelon  che si appalesa più che degno”.  Le due onoreficenze sono state attribuite una,  per aver partecipato alle operazioni di guerra in Albania dal 28 dicembre 1940 al 8 settembre 1943 e l’altra per essere stato catturato dalle truppe tedesche  ed internato prima a Mauthausen  poi a Buchenwald e infine a Dachau, dal 10 settembre 1943 al 10 settembre 1945. Nicolò Giuseppe DANELON, nato a  Chions  (PN) il 26/02/1918, e ivi residente al momento  dell’arruolamento nell’arma dei Carabinieri avvenuto il 10.09.1938. Il 15.02.1939 venne promosso carabiniere e dopo l’addestramento,  il 21 febbraio dello stesso anno, fu  trasferito alla Legione territoriale di Napoli, dislocata  presso la Residenza del Re. Assegnato al 7° Battaglione Carabinieri Reali Mobilitato, il 9 dicembre 1940 viene trasferito a Bari, da dove si imbarca per raggiungere prima il porto di Durazzo e poi,  il 28 dicembre, il fronte di guerra Greco-Albanese. Sul  questa linea è impegnato in compiti diversi;  tra questi la scorta al trasferimento via mare dei prigionieri di guerra. In tale ruolo dà prova del suo eroismo e del suo spirito di sacrificio portando in salvo alcuni commilitoni, durante un attacco subito da parte di una nave nemica, gettandosi in alto mare a loro salvamento. L’8 settembre 1943 lascia il territorio albanese, ed in quelle drammatiche circostanze si chiude il rapporto di  appartenenza con il 7° Battaglione Carabinieri Reali Mobilitato. Nella drammaticità della situazione, è catturato dalle truppe tedesche già il 10 settembre 1943, e viene tradotto subito al campo di concentramento di Mauthausen (Austria), dal quale insieme ad altri deportati, riesce a fuggire dopo diversi mesi di internamento. Viene nuovamente catturato e trasferito al campo di lavoro di Buchenwald (Germania), dal quale ancora una volta riesce a fuggire, ma viene nuovamente arrestato dalle truppe tedesche e internato nel campo di lavoro e sterminio di Dachau (Germania). E’ condannato a morte, ed è già nella fila degli internati destinati alla camera a gas e al forno crematorio, quando hanno inizio – provvidenzialmente – i bombardamenti ad opera degli alleati antinazisti. Nella situazione che viene così a determinarsi si trova miracolosamente ad aver salva la vita. Dopo alcuni giorni di ulteriore permanenza nel campo di Dachau, insieme agli altri sopravvissuti, a piedi e con mezzi di fortuna, riprende la strada che lo riporterà in Patria. Un percorso che si protrae per circa tre mesi,  sia  per le precarie condizioni fisiche dovute alla denutrizione determinata dalla lunga permanenza nei campi di concentramento, sia per gli attacchi da parte di militari tedeschi nei territori ancora da essi occupati. Giunto in Italia il 10 settembre 1945, già il 1° ottobre si presenta alla Legione Carabinieri di Padova,  che ne decreta prima la licenza straordinaria post-prigionia e immediatamente dopo, il congedo definitivo, alla data del 3 dicembre 1948. Dal 1948 al 1953 collabora con le truppe di occupazione Americane in Italia e dal 1953, svolge funzioni di guardia giurata quale dipendente della costituenda Base Usaf di Aviano (PN). Ha inteso promuovere la conservazione della memoria e la diffusione dei valori patriottici ed etici insiti nell’appartenenza alle Forze Militari e in particolare all’Arma dei Carabinieri, contribuendo alla fondazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo di Aviano e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Aviano. E’ deceduto in Aviano in data 27/04/1974.

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