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dal 9 al 13 gennaio 2013 Politeama Rossetti, CYRANO DE BERGERAC

Di: Edmond Rostand traduzione e adattamento di: Tommaso Mattei Scene: Andrea Taddei
luci di: Valerio Tiberi Costumi: Alessandro Lai Musiche: Andrea Farri Regia: Alessandro Preziosi
Produzione: Teatro Stabile d’Abruzzo / Khora.Teatro
Interpreti: Alessandro Preziosi, Veronica Visentin, Benjamin Stender, Massimo Zordan, Emiliano Masala, Marco Canuto, Luigi Di Pietro, Francesco Civile, Gianni Rossi, Salvatore Cuomo, Sara Borghi, Natasha Truden, Giannina Raspini, Bianca Pugno Vanoni
Temibile virtuoso della stoccata di spada e di parola, fine intellettuale, mente aperta che lo rese scienziato e musicista, animo nobile nemico di ogni slealtà e meschinità, coraggioso, appassionato… eppure fragile nell’intimo, insicuro del suo aspetto e d’essere degno d’amore. Era tutto questo Cyrano de Bergerac, personaggio dal fascino irraggiungibile, realmente vissuto nella Francia del Seicento e scolpito nell’immaginario collettivo grazie alla piéce che gli dedicò Edmond Rostand. La cortesia fu reciproca: l’autore infatti sembrava condannato a una carriera mediocre fino al 1897 quando – proprio con Cyrano – la sua creatività esplose. La prémiere ebbe un successo tale che immediatamente, calato il sipario, a Rostand fu tributata la Legion d’Onore e fino ad oggi il suo Cyrano non ha mai smesso di sedurre e commuovere il pubblico, in barba alle profezie spocchiose di certa critica che costantemente e vanamente ha sottolineato come il verso alessandrino e l’animo del guascone fossero “ormai lontani” dalla contemporaneità. Invece Cyrano continua ad offrire sempre nuovi motivi di fascino per gli spettatori, come pure per gli interpreti di temperamento che considerano il personaggio un irrinunciabile banco di prova: ora sarà la volta dell’appassionato Alessandro Preziosi, ma in molti lo hanno preceduto (da un indimenticabile Gerard Depardieu al cinema, a una lunga schiera di sempre diversi protagonisti teatrali fra cui menzioniamo almeno Modugno, Proietti, e – anche allo Stabile regionale – Pino Micol, Franco Branciaroli, Sebastiano Lo Monaco, e recentemente Massimo Popolizio)…
Trieste riaccoglierà con grande affetto, Preziosi dopo averlo ammirato, diretto da Antonio Calenda, quasi esordiente come Laerte nell’Amleto shakespeariano e poi attore sempre più consapevole nell’Agamennone, e nel ruolo di Oreste in Coefore ed Eumenidi ed infine nel Re Lear. L’artista affronta Cyrano de Bergerac da protagonista e regista con lodevoli riscontri di pubblico e critica: «Ho fornito a Cyrano – anticipa nelle note di regia – una messa in scena che permettesse di muovere come un burattinaio i personaggi e le loro dinamiche fino a darci l’illusione di una storia scritta all’impronta solo per noi pubblico; così nell’adattamento del testo e nella rispettiva traduzione, ho cercato di far coesistere la prosa e la poesia relegando i versi alessandrini ad un gioco lezioso e risolutivo di certe questioni e cercando invece di dare respiro alla travolgente dimensione poetica del testo che va dritta allo spirito e all’anima di una donna per il cui amore si è disposti anche a morire».

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