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ELISA TOGUT MADRINA DELLE FINALI NAZIONALI UNDER 18 a Gorizia dal 6 al 9 giugno

Nella foto: Elisa Togut a Lucinico a un allenamento di parte

delle squadre giovanili del Progetto Millennium

 

 Le sue finali nazionali Under 18 le ha disputate a Follonica, alla fine della stagione ’95-’96, quando giocava a Modena. Ora Elisa Togut si prepara a vivere nuovamente l’esperienza, ma non da atleta, bensì da madrina. Non poteva che essere lei, goriziana classe 1978, la giocatrice simbolo delle finali che Gorizia avrà l’onore di ospitare dal 6 al 9 giugno, con la partecipazione delle 16 squadre migliori in Italia. Un’occasione preziosa per vedere dal vivo alcune delle migliori pallavoliste in Italia, quindi delle future atlete che vestiranno la maglia azzurra. Con Elisa Togut abbiamo parlato dell’appuntamento, ma anche del campionato appena concluso, approfittando di una sua rapida visita alla famiglia a Gorizia:

In base alla sua esperienza personale, cosa rappresentano le finali nazionali Under 18?

È senz’altro un’occasione per mettersi in mostra. Da lì partono tutte le selezioni per le nazionali. Avremo infatti la fortuna di vedere tanti talenti, non è una cosa da poco. Il mio consiglio a queste giocatrici è di inseguire sempre i propri sogni, ma anche di portare avanti gli studi, perché oggi bisogna più che mai sapere che è bene impegnarsi su entrambi i fronti, sport e scuola. Il mio sogno è sempre stato la nazionale e tutto può succedere.

La prima squadra a essersi qualificata per le finali di giugno è la Monteschiavo Jesi, una società con cui ha giocato vari anni. Cosa ha pensato quando ha saputo che vi sareste ritrovati a Gorizia?

Ho giocato sei anni con la Monteschiavo, ho sposato un marchigiano e abbiamo casa lì. Pur avendo cambiato squadra ho seguito il loro campionato anche negli ultimi anni, perché ho un bellissimo ricordo dell’esperienza fatta ed è rimasto un forte legame. Infatti mi hanno scritto un messaggio appena si sono qualificati alle finali. Non è esagerato dire che è un po’ come una seconda casa per me.

Cosa rappresentano le finali Under 18 per Gorizia, città che è sempre stata legata allo sport e al volley ma che ultimamente non ha avuto grandi soddisfazioni?

È sempre stato il mio sogno avere la massima serie in Friuli. Mi sarebbe piaciuto poter giocare nella mia città in una squadra di livello. Invece con la serie A si arriva fino al Veneto. Oltre a rappresentare un’opportunità per vedere dal vivo le grandi atlete di domani, le finali nazionali Under 18 saranno senza dubbio una vetrina importante, un’occasione per far conoscere il patrimonio di dirigenti, tecnici e appassionati di volley su cui possiamo contare e che sono un presupposto fondamentale.

Ha appena concluso la stagione da opposto con il Cuatto Volley Giaveno. È soddisfatta?

Diciamo che la pallavolo vive un momento particolare, soprattutto ad alto livello. Due squadre della massima serie hanno chiuso e non hanno terminato la stagione, altre hanno avuto problemi. Io ho dato il mio apporto, ma a un certo punto non abbiamo neanche più lottato per la permanenza nella serie perché hanno eliminato le retrocessioni. Personalmente sono contenta di essere tornata nella massima serie, anche se tanti talenti se ne sono andati e il livello è sceso rispetto al passato.

Lei ha alle spalle tanti anni e successi con la nazionale. Come valuta il momento vissuto dall’Italvolley?

Mi auguro che tutti questi cambiamenti avvenuti nella massima serie permettano a un maggior numero di italiane giovani di giocare, a beneficio della nazionale. È prevedibile un bel cambio della rosa, sarà difficile essere competitivi. Però sono convinta che l’allenatore Marco Mencarelli sia la persona giusta, anche perché ha cresciuto lui stesso molte giovani. Sarà dura ma ingraneranno.

Nella consapevolezza dell’importanza dell’appuntamento, è davvero ingente la macchina organizzativa messa in moto dal comitato organizzatore, guidato dal Progetto Millennium Gorizia e coadiuvato dai consigli provinciale e regionale della Fipav. Fondamentali risultano anche l’apporto logistico e il supporto operativo della Ar Torriana di Gradisca e dalla Vbl Cormons. Oltre a dirigenti, tecnici, atleti delle società coinvolte, contribuiranno alla promozione e all’organizzazione dell’evento decine di volontari, a cui saranno affidati i vari aspetti da curare. La manifestazione gode del patrocinio dei Comuni di Gorizia, Gradisca e Cormons, i tre centri che ospitano i palazzetti interessati alle partite.

 

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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