Trieste – Lunedì 19 marzo, ore 18.30, Casa della Musica (via Capitelli 3)
Una presenza eccezionale per la “festa del papà”: reading di poesia con Elsa Fonda, storica voce della RAI, è ospite a Casa della Musica con un’affascinante lettura di poesie, in occasione della “festa del papà”.
Il ‘900 poetico italiano è una riflessione artistica e reale sulla famiglia e sul ruolo del padre nella storia della cultura e della società italiane.
Un giorno particolare, il 19 marzo, comunemente chiamato la “festa del papà”: Casa della Musica / Scuola di Musica 55 di Trieste vuole celebrarlo con un approfondimento culturale intenso e significativo, che rilegge attraverso la poesia del secolo scorso il ruolo del padre nella famiglia e nella società. Il ‘900 poetico italiano (con implicita indagine sociologica della famiglia) è il titolo della performance di cui lunedì 19 marzo, alle ore 18.30, Elsa Fonda sarà protagonista all’Auditorium di Casa della Musica di Trieste (via Capitelli, 3). Ad accompagnarla il commento musicale di Tiziano Bole. Elsa Fonda è voce e volto storico della Rai: di lei tutti ricordiamo la grande classe e lo sguardo acuto, che rivela il suo importante profilo intellettuale. Nata a Pirano, in Istria, nel 1935, è profuga dal ’55, e a Trieste si laurea in lingue e scienze politiche. Dal ’66, vinto il concorso nazionale per annunciatrici, a Roma diventa una delle voci simbolo della RAI.
Già docente al Centro Sperimentale di Cinematografia, per il suo metodo “Strumento Voce” è richiesta da privati, enti pubblici e istituti di ricerca. Compone e interpreta spettacoli incentrati sulla parola: ricerche a fini umanistici, riduzioni e monologhi; ne cura regia e messa in scena. Tiene corsi di “Scrivere per leggere”, avendo appreso che la letteratura è fatta di parole verità che suonano dentro col battito del cuore. Ha scritto il libro “La cresta sulla zampa”. Collezionista di stampe antiche, è moglie dell’incisore napoletano Mario Scarpati. A Trieste, con il suo reading su Il ‘900 poetico italiano Elsa analizza, con l’aiuto del sostegno musicale di Tiziano Bole, attraverso la poesia del secolo scorso il ruolo dei padri dal punto di vista sociologico, antropologico, psicologico, tentando di esplorare una “verità sociale” del nostro Novecento: la famiglia come simbolo di sicurezza e protezione e allo stesso tempo di inquietudine; cardine dello sviluppo psichico e caratteriale, ma anche nucleo delle peggiori nevrosi. Una suggestiva analisi poetica di una realtà che oggi, più che mai, fa parte delle nostre cronache. Per godere di ottimi esempi di arte poetica e, insieme, far riflettere padri, figli e intere famiglie.