Mostruosamente divertente. Due parole che sono diventate il biglietto da visita di Frankenstein Junior, il musical che dallo scorso novembre sta riempiendo i teatri italiani e che giovedì 7 febbraio (20.45) sarà in prima regionale al Verdi di Gorizia. Uno spettacolo unico, dove il pubblico ride, e tanto, sulle battute che molti ricordano del film del 1974, rapito da quella comicità a volte demenziale, ma mai così eccessiva da appesantirlo, ripercorrendo quel modello che ha reso indimenticabile (e intramontabile) il capolavoro cinematografico targato Mel Brooks. Il celebre film Frankenstein Junior, infatti, gode oggi di una trasposizione teatrale, un musical realizzato da Mel Brooks con musiche e testi basati sulla celebre pellicola e a potarlo in Italia è statala Compagnia della Rancia. Diretto nella versione italiana da Saverio Marconi, con Giampiero Ingrassia nel ruolo di Frederick von Frankenstein, il musical ripropone lo stesso stile del film originale, con esilaranti gag e scene divertenti, ricreandone quell’atmosfera in bianco e nero che, dopo il film, rende ora unica anche questa commedia. Impossibile non rivedere, sul palcoscenico, i personaggi e le battute del cult-movie degli anni ’70, frutto del genio ironico e giocoso di Mel Brooks: il suo Frankenstein Junior, in versione musical, ha lo stesso potere coinvolgente, capace di rapire lo spettatore e trascinarlo, sempre con il sorriso, nella vita di Frederick von Frankenstein. Brooks non è nuovo a tali operazioni (alcune stagioni orsono aveva partorito The Producers, tratto da Per favore non toccate le vecchiette) e con Frankenstein Junior è stato un nuovo successo. Un vero esperto della creazione di musical come Saverio Marconi ha realizzato la produzione italiana dello spettacolo per la Compagnia della Rancia e l’appuntamento si prospetta ricco di appeal. Come il film – girato nel 1975 – fa il verso al romanzo gotico di Mary Shelley e ai classici horror degli anni Venti e ne riproduce l’estetica, anche il musical di Mel Brooks vuole le stesse atmosfere: Marconi cura una scenografia puntualmente in “bianco e nero” in cui vibreranno tutte le corde dell’horror e spiccheranno sgargianti i colori della comicità. Davvero poliedrico, completo e di livello è il cast, tenuto a confrontarsi con un testo arcinoto, una “partitura” di battute leggere, ma mai facili o scontate e con musiche e liriche dello stesso Mel Brooks. Il regista ha scelto ogni attore con molta cura (oltre 700 i provinati per interpretare gli amatissimi personaggi del cult), a partire dal protagonista, il Dottor Frederik Frankenstein, affidato a Giampiero Ingrassia. Nel musical (e non solo) l’attore possiede un curriculum di pieno rispetto: fin dal 1989 quando esordisce nel primo musical della Rancia, La Piccola Bottega degli Orrori, per passare – sempre lodevolmente – a Danny Zuko nella prima, storica edizione di Grease, a Erode nel Jesus Christ Superstar di Piparo, a Salvatore Giuliano nel ruolo del titolo, a un memorabile The Full Monty diretto da Gigi Proietti.