Honsell: “Un viaggio attraverso le eccellenze di un territorio che di anno in anno riesce a rinnovarsi e a sorprenderci con qualche novità”
“Un’edizione forse più raffinata, propositiva, educata ed educativa degli anni passati. Non mero consumismo, ma voglia di convivialità, di stare assieme, di ritrovarsi nelle vie e nelle piazze. Un viaggio attraverso le eccellenze di un territorio che di anno in anno riesce a rinnovarsi e a sorprenderci con qualche straordinaria novità”.
Il sindaco di Udine, Furio Honsell, traccia così un primo bilancio della XVIII edizione di Friuli Doc, la più grande rassegna enogastronomica della regione che ha animato Udine in questi ultimi quattro giorni, portando in città centinaia di migliaia di persone da tutto il Friuli e non solo.
“Oltre a una formula che si è mantenuta negli anni e che si è confermata vincente – prosegue – anche in questa edizione ho scoperto, con gli occhi del visitatore, tante sorprese che non mi aspettavo, come ad esempio gli innumerevoli modi con cui si può preparare un frico o le originali iniziative dell’oasi dei giovani. Mi ha molto colpito – conclude – anche l’attenzione riservata alla lingua friulana, che ha caratterizzato numerosi appuntamenti, come l’intervista di pre Toni Beline, la presentazione del libro più lungo del mondo o la cerimonia di consegna del sigillo della città al poeta Domenico Zannier”.
Al di là dei numeri, che comunque hanno premiato questa edizione con un notevole afflusso di pubblico, le tante iniziative proposte nell’arco dei quattro giorni di manifestazione hanno confermato anche l’alto gradimento di pubblico che la kermesse continua a riscuotere. Basti pensare, solo per citare qualche esempio, che gli show cooking di Daniele Persegani e Franca Rizzi hanno registrato sempre il tutto esaurito in corte Morpurgo, così come i laboratori e le degustazioni offerte a Friuli Future Forum o all’Ersa. Senza contare, sul fronte dei produttori, che molti stand, già a metà dell’ultima giornata, avevano esaurito le scorte. Tra questi, ad esempio, Godia, che ha dato fondo alle ultime riserve di gnocchi o il Tarvisiano, che ha terminato i piatti a base di stinco, funghi e di frico. O, ancora, l’oca di Morsano al Tagliamento che ha registrato un incremento del 15 % dei piatti venduti (soprattutto del piatto unico).
Molte e apprezzate anche le tante proposte per i più piccoli in piazza Matteotti. Qui ad accogliere bambini e genitori c’era, oltre a un ricco programma di animazione predisposto dalla Pregi srl, il Ludobus del Comune di Udine o il trenino che ha fatto partire oltre 9 mila corse in appena quattro giorni.
Ma Friuli Doc non è solo un’occasione per degustare l’eccellenza dei cibi e dei vini friulani o ammirare la qualità dei prodotti di questa terra. La rassegna è anche una grande occasione per far conoscere al grande pubblico i territori, le aree e le comunità, le genti e le culture che quei cibi o quei vini producono. Un modo per visitare e promuovere quel “piccolo compendio dell’universo”, come lo ha definito Ippolito Nievo, attraverso le sue eccellenze.
Apprezzata anche la nuova geografia di questa edizione di Friuli Doc che ha riscoperto piazza Garibaldi, chiusa fino ad ora per i lavori di ristrutturazione della scuola media Manzoni, o l’ampliato spazio in largo Ospedale Vecchio. O, ancora, la decisione di non mettere un palco in piazzetta Marconi o in piazza Duomo. Senza contare che, quest’anno, a differenza della passata edizione, sono tornati gli stand enogastronomici in piazza Venerio. Tutti accorgimenti che hanno fatto sì che i fruitori della kermesse si distribuissero omogeneamente in tutte le vie e piazze coinvolte.
“Questa edizione è particolarmente riuscita – dichiara il vicesindaco e assessore alle Attività Economiche e Turistiche, Vincenzo Martines – e tutti gli accorgimenti che abbiamo adottato hanno funzionato più che bene, dall’ottima organizzazione e presenza logistica della Croce Rossa, a una gestione più sobria dell’allietamento musicale, fino a una rinnovata geografia della manifestazione che ha consentito di ampliare spazi a favore di una maggiore vivibilità della festa da parte del pubblico. Vincente, inoltre, è stato puntare su un prodotto, quest’anno il formaggio, per caratterizzare le diverse aree della manifestazione”.
Gli oltre 100 appuntamenti musicali e di animazioni che hanno caratterizzato la quattro giorni udinese, con quasi 500 artisti chiamati a Udine dal direttore artistico Renato Pontoni, hanno registrato sempre il pieno di pubblico. “Mi sembra sia stato particolarmente apprezzato – conclude Martines – il fatto che i concerti proposti abbiano soddisfatto, grazie alla varietà di generi, una grande platea di spettatori. Senza contare lo straordinario concerto di chiusura con Ray Gelato ela Abbey TownJazz Orchestra in piazza Libertà”.
A testimoniare il successo della kermesse anche i dati del volume di vendite registrate nel corso di Friuli Doc 2012 da leggere attraverso i numeri relativi alla raccolta dei rifiuti, che “si è attestata – spiega il presidente della Net Massimo Fuccaro – su livelli analoghi a quelli dello scorso anno, ma con maggiore qualità. La raccolta differenziata è cresciuta infatti in maniera consistente attestandosi a una media di circa il 65%”. In base ai dati aggiornati a domenica mattina gli oltre 40 addetti impiegati dalla Net hanno raccolto 38 tonnellate di rifiuti solidi urbani, 37 di mercatali (scarti di verdura e di frutta raccolti per la prima volta nella storia di Friuli Doc), 3 di residuo organico, 2 di plastica, 20 di vetro e altrettanti di cartone.