Il rettore dell’Università di Udine Cristina Compagno, il presidente Sergio Cecotti e il direttore Fabio Feruglio hanno presentato l’anno 2011 di Friuli innovazione. Cecotti ha richiamato le istituzioni politiche ad un maggiore utilizzo delle risorse prodotte dal centro di ricerca e trasferimento tecnologico. Il rettore, azionista di riferimento ha definito come “nuove opportunità” le strutture e i progetti di Friuli innovazione in quanto agente di sviluppo. Si guarda poco alle idee innovative e al futuro. Per costruire nuovi settori produttivi è necessario intraprendere iniziative e progetti creativi, anche in chiave di una successiva evoluzione della ricerca. A livello europeo otteniamo continuamente dei premi e dei riconoscimenti, ma non riusciamo a comunicare a livello territoriale la creatività esistente dei nuovi progetti.
La relazione sui risultati del 2011 ha evidenziato la crescita di attività e di qualità. In primis la riduzione della percentuale di collaboratori occasionali con l’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato dei dipendenti del centro. Trasferimento tecnologico e fare impresa ha analizzato 92 progetti imprenditoriali in fase di sviluppo, 5 sono diventati impresa. Il progetto “techno seed” ha consentito a diversi cittadini con un’idea d’impresa di realizzare i business plan per verificarne la fattibilità.
Nel bilancio di Friuli innovazione la Regione ha contribuito con 90 mila euro che saranno ridotti a 70 mila quest’anno. Cecotti a riguardo ha affermato che dire cose importanti è più facile che fare cose importanti. Del resto il novanta per cento delle risorse provengono da bandi europei, la Regione avrebbe il ruolo di approvare un programma decennale per la nascita di nuove imprese, più di quante ne muoiono.
Oggi l’innovazione, formazione e crescita di competenze nel business è essenziale per la sopravvivenza non solo per l’aumento del fatturato.
Federico Gangi
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