Il giardino storico “Giovanni Pascoli” torna al suo splendore originale. Uno dei più bei giardini cittadini, tra le centralissime via Dante e via Carducci, infatti è stato riaperto al pubblico oggi, 23 marzo, dopo alcuni lavori di manutenzione che ne hanno comportato la chiusura per una decina di giorni. Diversi i lavori necessari per mantenere e valorizzare le caratteristiche del prestigioso sito come la posa di nuova ghiaia in tutti i vialetti, la potatura delle piante, lo sfalcio delle aiuole, la realizzazione di un nuovo impianto di irrigazione, il recupero della fontana a zampillo posta nella zona dell’ingresso da via Dante, l’installazione di una nuova fontana in ghisa in prossimità dell’ingresso da via Carducci, la sostituzione dei bossi nelle siepi e il ripristino dell’aiuola circolare, leggermente sopraelevata, caratterizzata dal disegno a stella decorato con viole. “L’attenzione per la manutenzione e la qualità delle aree del Comune e, in particolare, dei giardini storici – commenta l’assessore alla Qualità della città, Lorenzo Croattini – è uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale. In particolare – spiega – il giardino storico Pascoli rappresenta uno dei fiori all’occhiello di tutta la città, per questo abbiamo voluto restituirlo nel suo splendore ai tanti cittadini che giornalmente lo frequentano”. L’intervento di manutenzione, costato 25 mila euro, è stato realizzato dal Servizio Infrastrutture 1 del Comune e realizzato sia con personale di palazzo D’Aronco, sia con ditte esterne. Sempre nello stesso giardino sono in programma altri interventi, che riguarderanno il tinteggio di tutte le panchine nel classico colore rosso e il lavaggio del muro di cinta, in modo tale da ridare visibilità al colore naturale della pietra, oggi snaturato e ingrigito dallo smog. Il giardino, così come si presenta attualmente, nasce attorno ai primi anni del XX secolo, quando le trasformazione urbane di quella parte di città hanno creato l’attuale sito. La realizzazione del giardino, su progetto dell’architetto Ettore Gilberti e collocabile al 1933, risulterebbe coeva all’edificazione, su via Giusti, della Casa del Fascio, edificio anch’esso ideato dal Gilberti, sede ora della Guardia di finanza. I giardini allora chiamati “Dante” costituiscono dunque una piazza-giardino la cui quinta è definita dal Palazzo Littorio. Di questo edificio i giardini riprendono il lessico novecentista, come dimostrato dall’interazione di motivi a nicchia che caratterizza l’architettura del recinto.
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