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Le città invisibili di Matteo Menotto

Nella sala esposizioni della Biblioteca civica di piazza XX Settembre, sabato 14 gennaio alle ore 18 si inaugura mostra “ Le città invisibili” di Matteo Menotto ispirato al testo di Italo Calvino. Sarà presentata  da Pietro Rigolo e alle  20.30 nella sala conferenza   si terrà una performance a cura del Teatro della Sabbia. Rimarrà aperta fino al  28 febbraio e sarà  visitabile  il  lunedì dalle 14 alle 19 e da martedì a sabato dalle 9 alle 19. Ad un’opera d’arte per vivere non basta essere vista  ma deve respirare e confrontarsi ogni giorno con nuove tecniche e visioni del mondo. Matteo Menotto, architetto ed illustratore, per esplorare lo spazio urbano  non disegna, ma prende, taglia, incolla, assembla immagini.  Ecco quindi che,  in un gioco d’associazioni e citazioni, un castello di carte può sorreggere un fregio architettonico, una coppia di ballerini, un lampadario, alcuni uomini impiccati e una medusa, degli alberi, una sedia…per limitarci ad una sola delle illustrazioni. L’autore,  ammiccando al web design e alla grafica pubblicitaria si pone l’arduo compito di fissare in immagini la vita di una città, e insieme di tutte le città ed anche  l’uso del bianco e del nero, del pieno e del vuoto, contribuiscono ad arricchire il percorso della  ricerca artistica dell’autore .

Biografie

Matteo Menotto (1983), pordenonese, è un architetto che lavora principalmente nel campo dell’arte grafica e dell’immagine. Dopo la  laurea in Architettura presso l’Università IUAV di Venezia si specializza al Politecnico di Milano e segue corsi di approfondimento in illustrazione e design presso il Central Saint Martin’s College di Londra. Svolge collaborazioni per designers, aziende e testate di settore; dal 2007 ad oggi è docente di illustrazione presso IED Modalab Milano, nel 2008 e 2009 cultore della materia presso il Politecnico di Milano e dal 2010 è illustratore e docente per Esmod Berlin.  Attualmente vive a Milano.

Pietro Rigolo, pordenonese, è dottore di ricerca in arte contemporanea presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane – Università di Siena. E’ collaboratore alla didattica presso l’Universita’ IUAV di Venezia,  scrive regolarmente sulla rivista Abitare e lavora come curatore indipendente. Nel 2011 ha partecipato al Gwangju Biennale International Curator Course, Gwangju – Corea del Sud.

Interpreti della performance:

Vincenzo Muriano: pordenonese, attore e regista formatosi alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e fondatore del Teatro della Sabbia. Caterina Comingio: pordenonese, attrice formatasi alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine e cofondatrice del Teatro della Sabbia. Maurizio Perrotta: pordenonese, attore, cantante e regista formatosi  tra gli altri con i maestri Luciano Rocco e Ferruccio Merisi.

Enrico Liotti

 

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Il discorso è composto da idee, parole, fatti ed esperienze con il fine di in-formare coscienze libere e responsabili. Le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso.

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