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Masolino d’Amico e la sua galleria di persone speciali

Pordenone, 22.09.2012 “Persone speciali” racconta i grandi protagonisti della società dello spettacolo italiano nel dopoguerra

Masolino d’Amico, critico teatrale, giornalista, saggista e storico teatrale, ha presentato sabato a Pordenonelegge il suo libro ultimo libro “Persone speciali”, edito da Sellerio. Nell’opera l’autore si sofferma sui, dipingendo un affresco del paese in cui spiccano “persone di enorme spessore e talento”. Masolino riconosce la fortuna di avere conosciuto da vicino un concentrato di persone dal talento eccezionale e il privilegio di averle guardate negli occhi con lo sguardo disincantato del bambino. “I personaggi di cui narro” afferma “giravano per casa, erano amici dei miei genitori e trattavano me e mia sorella con una cortesia incredibile”. L’autore sembra rimpiangere quel clima che si discosta dall’atmosfera cupa e triste che viviamo oggi. In quei ritratti aleggia un clima di generosità, si respira l’aria di un’Italia desiderosa di emergere, che si protende entusiasticamente al futuro. Le parole dell’autore riescono quasi a far percepire questo divario con i tempi attuali, tanta è la potenza che sprigionano questi personaggi. Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Sordi, Nino Rota: sono questi i grandi nomi che popolano il romanzo. Persone che hanno saputo imporre una disciplina e un gusto con la sola forza della loro personalità.

L’autore ha ripercorso la genesi dell’opera, nata su iniziativa di Gianni Riotta, vice direttore de La Stampa, che consigliò a Masolino di raccontare i retroscena delle persone dello spettacolo con cui era entrato in contatto diretto nell’abitazione dei genitori. Recensioni teatrali scritte con cadenza mensile su uno spazio predefinito – le quattro paginette e mezzo del giornale – con lo scopo di attirare l’attenzione del lettore. Questa la genesi dei ritratti che in un secondo momento, su interessamento di Raffaele Crovi, direttore di una collana della casa editrice Aragno, propose a Masolino di pubblicarli in due volumi. L’opera è infine uscita per i tipi della Sellerio, dopo un lavoro di limatura che ha interessato soprattutto il secondo volume e con l’aggiunta di una nota particolare a Mario Monicelli, scomparso nel 2010, cui l’autore ha voluto tributare uno speciale ricordo.

L’autore non riesce a dare una spiegazione del fatto che questa compagine di personaggi dall’aura speciale si sia concentrata negli anni immediatamente successivi al dopoguerra. L’Italia uscita dall’esperienza del fascismo e dalle macerie della guerra era senza dubbio un terreno fertile per l’emersione di questi talenti. Ma questo non basta a spiegare il divario con i tempi odierni. Masolino rievoca registi e produttori che lavoravano sospinti dalla passione e credevano nel loro prodotto, ben lontani dai registi di oggi, che mirano unicamente alla risonanza mediatica, a vendere un prodotto purché soddisfi il gusto del mercato. Di quei bei tempi lontani non resta che il lontano ricordo, immortalato in questa galleria di persone speciali, e forse anche una velata nostalgia.

Vito Digiorgio

About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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