Martedi sera al Museo di Storia naturale “S Zenari” di Pordenone è stata aperta la mostra “Amanilibere”, un’esposizione dedicata all’esperienza artistica di 23 detenuti del Castello. Nel presentare l’iniziativa il dirigente del carcere Alberto Quagliotto ha manifestato l’auspicio di essere l’ultimo direttore dell’attuale struttura mentre l’assessore alla cultura Claudio Cattaruzza ha posto l’attenzione sul significativo valore sociale dell’evento ma anche sulla personale esperienza creativa vissuta dai detenuti , evidenziando nel contempo la positiva collaborazione tra le istituzioni che hanno consentito di allestire la mostra che poi, sotto il profilo artistico, è stata illustrata da Alessandra Santin Ma non solo di un allestimento si è trattato, infatti la serata è stata animata dalla lettura scenica de “ Il figher castron , il colombo venesian e il sorso”, un racconto in cui inusuali osservatori indagano sugli spazi comunicanti tra il carcere e la città . Con la voce narrante di Barbara Muzzin. , i personaggi sono stati interpretati da Giovanni Scrizzi ( colombo), Gigi Di Meo ( il sorso – topolino) , Giacomo Miniutti ( figher – il fico). La performances letteraria è stata sostenuta ed accompagnata magistralmente da un gruppo di valenti musicisti , Gianpiero Cescut al basso, Massimo De Mattia al flauto, Bruno Del Ben al sax, Nevio Basso alla batteria, Luca Grizzo alle percussioni e agli strumenti etnici che hanno interpretato le musiche del maestro Philip Pigozzo al pianoforte, e di Giovanni Scrizzi. Dopo l’esibizione, il folto pubblico ha visitato la sala del secondo piano del museo dove sono esposte le opere, costituite da mosiaci, pitture e ceramiche a vari soggetti, frutto di un progetto collettivo curato dall’Associazione culturale “ Vele Libere” di Azzano Decimo ed in particolare dagli insegnanti Daniela Gambolo, Emilio Verziagi e Sonya Do Rego. La preparazione dell’evento si è concretizzata quest’estate all’interno del carcere circondariale grazie al contributo dell’Ambito Distrettuale Urbano 6.5 utilizzando i finanziamenti regionali erogati per i progetti a favore di persone a rischio di esclusione sociale, detenute ed ex detenute. All’organizzazione hanno contribuito l’educatrice Stefania Toni, l’assistente sociale dell’Ambito Urbano Lucilla Moro, l’Assessorato alla cultura del Comune di Pordenone e il responsabile del Museo di Storia naturale Umberto Chalvien . La mostra rimarrà aperta fino al 15 marzo con orari del museo.
Home » Il Discorso su » Mostra al Museo di Storia Naturale Amanilibere; creatività, lettura scenica e musica
Tag dell'articolo:assessore alla cultura automatica Bozza carcere che de mattia dell museo di storia naturale Naturale strumenti etnici