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PORDENONE: IL DIALOGO CREATIVO Cultura+Appartenenza+Cittadinanza

Sabato 2 febbraio alle 17.45 in Biblioteca civica sarà inaugurato  il primo appuntamento de “Il dialogo creativo”, la rassegna di incontri, proiezioni video, mostre, per riflettere sulla presenza in città di nuove religioni e culture, dovuta all’immigrazione. L’iniziativa , promossa dal Comune di Pordenone, in collaborazione con la Biblioteca civica e la cooperativa per il commercio equo e solidale L’Altrametà,  si apre con la mostra di foto e testi dal titolo “Di madre in figlia”, realizzata da Elisa Cozzarini, in collaborazione con l’Unione delle comunità e associazioni di immigrati della provincia di Udine (UCAI). La mostra dà voce a undici coppie di mamme e figlie di origine straniera, provenienti da Marocco, Albania, Romania, Malesia, Senegal, Costa d’Avorio, Niger, Cina, India, Venezuela e Argentina. Dalle interviste emergono le differenze generazionali e culturali dei punti di vista sull’Italia, il paese in cui le madri, immigrate, hanno scelto di vivere e dove le figlie sono nate o hanno passato gran parte della loro infanzia. Questo influisce in modo molto forte sull’identità, sulla visione del paese d’origine e dell’Italia. La scelta di fotografare le madri si basa sul fatto che il fenomeno migratorio cambia volto, diventa stabile, proprio con l’arrivo delle donne, la formazione delle famiglie, il radicamento sul territorio. Tipicamente femminile è la capacità di mediare, stringere e conservare legami, da un lato con il paese di arrivo, l’Italia, dall’altro con la cultura d’origine. “ Il ciclo di appuntamenti de “Il Dialogo Creativo – commenta l’assessore Claudio Cattaruzza – è  un’iniziativa importante e significativa – considerato che  la presenza di persone di origini, religioni e culture diverse oggi è  pari al 15% della popolazione cittadina” All’inaugurazione intervengono, oltre all’autrice della mostra e curatrice del progetto “Il dialogo creativo” Elisa Cozzarini, il critico d’arte Chiara Tavella, pordenonese, e Arminda Hitaj, cittadina italiana nata in Albania e presidente dell’UCAI. Introduce Alessandra Gabelli, presidente dell’associazione L’Altrametà. Ad accompagnare l’iniziativa, la giovane violoncellista Ilaria Del Bon interpreterà canti popolari albanesi, del Sud e del Nord del Paese, trascritti dal compositore Aulon Naçi. «Ho scelto tre canzoni melodiche, adatte a essere interpretate con uno strumento come il violoncello, che con il suo timbro caldo assomiglia alla voce umana», spiega Naçi. Nato a Valona trent’anni fa, Naçi si è laureato con il massimo dei voti al Conservatorio Tomadini di Udine e attualmente insegna al Conservatorio di Bruxelles. L’incontro si tiene in Sala Degan, dove sono esposte per tutta la durata della rassegna, opere d’arte della pittrice, poetessa, scrittrice e musicista ucraina Natalia Bondarenko. “Il dialogo creativo” prosegue giovedì 7 febbraio, alle 20.45 nella Sala Teresina  T.Degan in Biblioteca civica con la proiezione di dodici video- pillole  di storie di immigrazione, “Nuovi italiani. Cartoline dall’Italia” del regista Massimo Garlatti Costa.

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