Come la letteratura, o meglio le varie letterature di questa Europa, hanno letto e interpretato la tragedia della Shoah? È possibile una sia pur parziale sintesi che cerchi di decifrare quanto è stato scritto in più di sessant’anni di memorie ed elaborazioni letterarie? E, ancora, quali sono stati gli autori più rappresentativi? Esiste una letteratura della Shoah che supera le troppo anguste compartimentazioni nazionali? A tutte queste e ad altre domande si cercherà di rispondere, venerdì 17 febbraio alle 15 in sala Ajace, nel corso del convegno organizzato dall’assessorato comunale alla Cultura, dalla biblioteca “Joppi” e dall’Istituto Gramsci del Fvg. L’incontro, ultimo appuntamento del ricco calendario di iniziative organizzate dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria 2012, vedrà la partecipazione di alcuni tra i maggiori specialisti italiani della materia. Pier Vincenzo Mengaldo, dell’università di Padova, si soffermerà sulle “testimonianze della Shoah”. Seguirà l’intervento di Luigi Reitani, assessore comunale alla Cultura e docente all’ateneo friulano, che parlerà di “Stazioni della memoria. Momenti topici del racconto della Shoah”. Successivamente prenderanno la parola Sergia Adamo, università di Trieste, con “Oltre la testimonianza”, Anna Baldini, università per stranieri di Siena, che concluderà l’incontro relazionando su “Primo Levi e la memoria italiana dello sterminio degli ebrei d’Europa”. A introdurre la serata sarà Marina Paladini, presidente dell’Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia e ordinaria di letteratura italiana all’Università di Trieste. La partecipazione è libera fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala Ajace (piazza Libertà).
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