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Taglio del nastro per la nuova scuola dell’infanzia

È il primo edificio pubblico con certificazione Casa Clima

di classe A Plus in Friuli Venezia Giulia

 

Il nuovo asilo di via Baldasseria Media, tanto atteso dalle famiglie del quartiere, è ora una realtà per i tanti bambini che oggi, 13 settembre, all’inizio delle lezioni hanno accolto il sindaco Furio Honsell e le autorità per il taglio del nastro ufficiale.

“Era uno degli obiettivi della campagna elettorale – ha spiegato Honsell – e sono molto lieto che sia stato realizzato in tempi brevi visto che era un’esigenza molto sentita da tutta la comunità. Le strutture ecosostenibili aiuteranno gli insegnanti a realizzare la didattica secondo le più moderne tecniche pedagogiche”.

Il nuovo asilo, infatti, è una struttura all’avanguardia dal punto di vista dell’ecosostenibilità e dell’efficienza energetica, visto che si tratta del primo edificio pubblico realizzato ex novo in Friuli Venezia Giulia ad ottenere la classe di certificazione Casa Clima A Plus, il valore più alto in circolazione attualmente per questa tipologia.

A inaugurare la nuova scuola dell’infanzia, alla presenza dei bambini, delle maestre e dei genitori, oltre al sindaco e al dirigente scolastico Vittorio Del Bianco, c’erano stamani anche gli assessori alla Gestione Urbana, Gianna Malisani, all’Istruzione, Kristian Franzil, ai Servizi Sociali, Antonio Corrias e all’Innovazione, Paolo Coppola, insieme con il consigliere comunale delegato di quartiere Carlo Giacomello e i consiglieri Federico Pirone, Alessandro Venanzi e Renzo Pravisano.

La nuova scuola, che sorgerà su una superficie di 700 metri quadratiin un quartiere che conta anche altre strutture come l’elementare Boschetti Alberti, la media Fermi e l’asilo nido Sache Burache, si presenta come un complesso a un solo livello a pianta rettangolare e con una copertura piana. Lo spazio interno è costituito da tre blocchi autonomi dedicati alle attività, composti da un piccolo ingresso, servizi igienici e aula didattica. Ogni sezione corrisponde ad un colore (rosso, verde e arancione). All’esterno di queste tre aree, delimitate interamente da pannelli vetrati, in una open space sono state predisposte le zone per la ricreazione, il pranzo, la palestra e la stanza per dormire, oltre naturalmente ai locali per il personale e le cucine.

L’asilo ecologico punta sull’utilizzo delle energie alternative. Sul tetto sono stati collocati pannelli fotovoltaici e solari per integrare le necessità energetiche dell’edificio, sia per il riscaldamento, sia per l’acqua calda e cinque sonde geotermiche per il riscaldamento. Molta attenzione è stata dedicata anche alla distribuzione interna di tutti gli spazi e alla luce naturale, tenendo conto dell’orientamento dell’edificio in modo tale che i raggi del sole entrino nelle aule attraverso appositi lucernari che evitano la luce diretta. Grande attenzione, infine, all’accessibilità e alle esigenze della disabilità motoria e sensoriale: tutte le sistemazioni esterne sono state portate allo stesso livello, eliminando qualunque gradino.

I lavori sono stati realizzati dalla ditta Euroscavi srl di Badia Polesine (Ro) in collaborazione con Costruzioni Susanna di Treviso e al Comune sono costati un milione 200 mila euro. La progettazione e la direzione lavori è dello Studio Altieri di Thiene (Vicenza) con Svei spa di Roma, Studio Zilli di Udine e Geosolution di Padova. Il coordinamento da parte del Comune di Udine è stato effettuato dal Servizio Infrastrutture II, diretto dall’architetto Lorenzo Agostani, coadiuvato dalla geometra Elisa Ermacora.

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