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TRIESTE: IMPEGNO PER LA SALVAGUARDIA DELLE ANTICHE PAVIMENTAZIONI

In relazione alle notizie apparse recentemente sulla stampa, televisione e social network, in merito alla problematica della salvaguardia delle antiche pavimentazioni in arenaria presenti sotto l’asfalto in alcune vie cittadine, si ritiene doveroso informare la cittadinanza e i vari interessati sulla reale politica adottata dal Comune a riguardo. Il Comune ormai da tempo si adopera per la conservazione e valorizzazione delle antiche pavimentazioni in masegno , tenendo conto anche delle disponibilità economiche, della possibilità reale di recupero di materiale idoneo al riutilizzo e dei contesti in cui si opera, e a tale proposito si ricordano i recenti interventi in piazza Venezia, piazza della Borsa , e via Diaz. A tale proposito si possono distinguere sostanzialmente due tipologie di intervento: interventi di scavo per la posa, manutenzione, riparazione delle reti di sottosuolo. Per tali tipologie di lavori di norma il permesso di scavo emesso dal Comune prevede, in caso di presenza di pavimentazioni in pietra sotto l’asfalto, il lievo accurato e la riposa in opera delle stesse prima del successivo ripristino in conglomerato bituminoso. Qualora per particolari esigenze, come la posa di chiusini, l’impossibilità per problemi di interferenza con i sottostanti servizi, ecc. non fosse possibile la ricollocazione, il lastricato viene posto su bancali e trasportato ai magazzini comunali previa redazione di apposito verbale. Interventi di riqualificazione intergrale di vie e piazze. Nell’ambito di tali interventi, concordati e approvati dalla locale Soprintendenza, come ad esempio i futuri interventi di via Trento e L.go Panfili e di piazza Ponterosso, si prevede il riutilizzo del lastrico antico ove compatibile con le esigenze di uso, con le modalità previste in progetto. In particolare per l’intervento di via Trento e l.go Panfili è previsto il riuso del lastricato antico per L.go Panfili, che diventerà pedonale. Per Piazza Ponterosso invece è previsto il riuso per la parte dal lato verso la fontana mentre per la restante parte verranno utilizzati materiali nuovi. Qualora il recupero del materiale antico fosse superiore al previsto 50% (percentuale che per precedenti esperienze si ritiene attendibile) si valuterà l’ulteriore utilizzo dello stesso nell’ambito dell’area di intervento, previa acquisizione della necessaria autorizzazione da parte della Soprintendenza. In merito ai lavori Acegas attualmente in corso in via Trento e tenuto conto che il progetto non prevede la messa in opera del masegno ma l’allargamento dei marciapiedi per la creazione della pista ciclo pedonale, che verrà lastricata con lastre in arenaria nuove, mentre per la  carreggiata, che rimarrà carrabile, si prevede il lievo di tutto il restante materiale lapideo sottostante (che verrà conservato nei magazzini per il riutilizzo come sopra detto) e la realizzazione della pavimentazione in conglomerato bituminoso, onde evitare una doppia movimentazione delle lastre si è previsto il loro prelievo e deposito nei magazzini comunali con le consuete modalità (posa su bancali e redazione di verbali) da parte delle imprese esecutrici. Si tiene dunque ribadire che in alcun modo il materiale lapideo viene ceduto alle imprese a qualsiasi titolo.

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