Gli studenti dell’Istituto comprensivo Italo Svevo e dell’Istituto Carducci (per il maggior numero di partecipanti), del Ciof (per l’attività di volontariato prestata) e dell’Istituto tecnico per geometri Max Fabiani (per l’adesione e il sostegno): sono questi i vincitori della prima edizione della “Corsa dei miracoli”, iniziativa di sport e solidarietà, svoltasi lo scorso 19 aprile in piazza Unità, che ha visto la partecipazione di quasi 800 persone tra bambini, ragazzi e giovani dai 6 ai 19 anni degli istituti scolastici triestini. Altri riconoscimenti e coppe sono andati anche alle scuole Divisione Julia, Morpurgo, Dardi, Stuparich, Galilei, Deledda e del Villaggio del Fanciullo.
La semplice e significativa cerimonia si è tenuta oggi (lunedì 20 maggio) nella sala del Consiglio comunale, dove sono intervenuti tra gli altri il presidente dell’Assemblea municipale Iztok Furlanic, l’assessore all’Educazione del Comune di Trieste Antonella Grim, l’assessore provinciale alle Politiche formative Adele Pino, il direttore tecnico di Promorun Michele Gamba, il direttore della Caritas diocesana don Roberto Pasetti, la responsabile di Young Caritas Valentina Gariuolo, il presidente di Fare Ambiente Giorgio Cecco e il coordinatore scolastico prof. Gianfranco Angeli.
Nata da una positiva esperienza della Caritas di Bolzano, la manifestazione ha permesso di sensibilizzare i giovani alla cooperazione, avvicinandoli alle situazioni dei bisogni emergenti delle fasce più deboli della popolazione. Grazie all’apporto di alcuni sensibili sponsor (tra cui la Cassa Edile, Claudio Pozza, Wind e la Provincia) sono state raccolte offerte che saranno utilizzate per specifici e mirati interventi di sostegno all’Emporio della Solidarietà.
La “Corsa dei miracoli” –è stato ribadito a più voci nel corso della premiazione in Comune- è stata un bel momento di riflessione, capace di andare oltre all’appuntamento sportivo. Senz’altro -è stato detto- un’iniziativa da ripetere e a cui partecipare ancora più numerosi, grazie alla collaborazione di tutti.