Le volte precedenti abbiamo affrontato gli obiettivi, i desideri, la differenza tra gli uni e gli altri e quelli che portano a dei risultati e cioè dei c.d. obiettivi intelligenti o SMART (acronimo per Specifico, Misurabile, Attuale, Autonomo, Attraente, Realistico, Responsabile, Termine preciso e Totalmente positivo). Ora parliamo di come formulare un obiettivo intelligente con i nostri bambini e ragazzi.
COME COSTRUIAMO IL NOSTRO OBIETTIVO INTELLIGENTE
Vediamo ora come si formula un obiettivo intelligente. Abbiamo visto cos’è e quali sono le condizioni per porlo in essere, ma in realtà come ne costruiamo uno?
Potete fare questo esercizio per costruire il vostro obiettivo genitoriale, per costruire un obiettivo in un’altra area della vostra vita o magari per aiutare i vostri figli a formulare un loro obiettivo.
Si tratta di porsi le seguenti nove domande e rispondere facendo attenzione a cosa accade dentro di voi nel considerare ogni singola domanda.
- Che cosa volete in dettaglio, nello specifico? Rispondete in positivo.
- Specificate la situazione presente. A che punto siete ora? Rispondete vedendo la situazione presente attraverso i vostri occhi, udendo quello che udite e provando quello che provate ora e assumete tutte le responsabilità di come siete ora.
- Specificate la vostra meta, il vostro obiettivo. Che cosa vedete, udite, provate quando avete raggiunto il vostro obiettivo? Rispondete usando il presente.
- Specificate l’evidenza del raggiungimento dell’obiettivo: come sapete di aver ottenuto quello che volevate? Che cosa deve succedere per farvi dire internamente: “Sì, ce l’ho fatta!!”?
- Chiedetevi: è desiderabile in modo congruo, coerente? Che cosa mi permetterà di fare questo obiettivo, cosa mi darà?
- Il suo inizio, mantenimento e completamento dipendono da voi? Questo obiettivo è solo per voi o è per gli altri? Personalmente, ritengo che l’obiettivo che vi siete prefissati dovrebbe essere principalmente per voi. Va bene se ne beneficeranno anche altri (per esempio i vostri bambini e la vostra famiglia) ma siccome siete voi che lo dovete iniziare, mantenere e portare a termine, e quindi siete voi che fate tutto, l’obiettivo deve essere qualcosa soprattutto per voi.
- E’ contestualizzato in modo appropriato? Dove, quando, come e con chi lo volete.
- Quali risorse sono necessarie? Quali risorse avete ora e di quali risorse avete bisogno per raggiungere il vostro obiettivo? Se pensate di essere in una situazione dove non avete tutte le risorse che ritenete necessarie, potete porvi le seguenti tre domande: a) avete mai avuto queste risorse in passato? b) conoscete qualcuno che le ha, da cui prendere esempio? c) Potete fare come se le aveste? Potete far finta di …?
- E’ ecologico? Per quale motivo lo volete? Che cosa ci guadagnate e cosa ci perdete? Provate a chiedervi:
Cosa succede se lo ottengo?
Cosa succede se non lo ottengo?
Cosa non succede se lo ottengo?
Cosa non succede se non lo ottengo?
Se non siete convinti sul potere che ha scrivere il vostro obiettivo genitoriale/educativo, leggete questo obiettivo e provate ad immaginare e provare cosa vi porterebbe a fare se lo leggeste ogni giorno.
Questo è un obiettivo che anche io mi sono posta e che ho letto per la prima volta durante un corso di coaching per genitori a Londra:
“D’ora in poi sono una mamma meravigliosa. Ho sempre tempo per i miei bambini e sono disponibile quando hanno bisogno di me. Sento molte risate nella nostra casa e vedo dei bambini felici e ben educati: sento “grazie” e “per favore” spesso. Ho tutta l’energia di cui ho bisogno. Mi sento felice dentro perché sento che sto facendo del mio meglio. Mi perdono quando sbaglio; dopotutto sono umana. I miei bambini hanno un’elevata autostima e lo vedo nella sicurezza e fiducia in se stessi che dimostrano quando facciamo qualcosa insieme. Stanno sviluppando tutte le capacità di cui hanno bisogno man mano che crescono. Sto sviluppando uno stretto legame con loro che durerà per tutta la vita. Ogni giorno guardo indietro su ciò che abbiamo fatto e rifletto su tutte le cose belle”.
Un obiettivo come questo è stimolante e definirne uno come questo costituirà il vostro primo passo verso un rapporto magnetico con i vostri bambini. Dà un’idea molto chiara alla vostra mente su chi volete diventare, e quindi perché aspettare? Immaginate come sarebbe se iniziaste adesso, in questo stesso momento e continuaste per il resto della vostra vita. Cosa farete da adesso in poi cambierà la vostra vita. Non è mai troppo tardi. I prossimi passi che vi mostrerò, vi condurranno alla realizzazione del vostro obiettivo, ma da adesso in poi la vostra sfida è quella di comportarvi come se foste già il genitore/educatore che volete essere. Gandhi disse: ”Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”. A questo proposito vi racconto proprio la storia che portò Mahatma Gandhi a dire questo:
“Bapu, mio figlio mangia troppo zucchero. Questo non è bene per la sua salute. Puoi dirgli per favore di smettere?”.
Diventate il cambiamento che volete vedere nel mondo e otterrete il cambiamento che volete vedere.
Ora tocca a voi. Scrivete il vostro obiettivo genitoriale/educativo e rispondendo alle nove domande poste sopra, assicuratevi che il vostro obiettivo sia intelligente, SMART.
Ricordatevi che deve essere scritto in positivo, al presente, senza cancellazioni comparative (senza “più”), senza verbi modali (come “dovrei, potrei”) senza “volere, vorrei, ecc.”
Sono consapevole che agire sempre come un genitore/educatore perfetto non è sempre facile. C’è una tecnica che mi è stata utile in situazioni difficili. Mettetevi un elastico al polso. Quando si manifesta un vostro cattivo comportamento o una brutta abitudine, tirate l’elastico. Questo vi distrarrà; e dite a voi stessi: “Ho scelto di diventare un genitore/educatore magnetico e di … (vostro obiettivo positivo che sostituisce il vostro vecchio comportamento)”. Questo distoglie l’attenzione dal vostro solito comportamento, lasciandovi liberi di decidere di agire più magneticamente.
Buon lavoro e buona settimana!
Con immenso affetto
Vostra Siria
Dr. Siria Rizzi – Certified NLP Trainer – ABNLP