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I silenzi da cui nasce la parola

Presentato a Treviso il volume “Tessere il silenzio”, curato dall’Associazione SeLaLuna

L’Associazione di Promozione Sociale SeLaLuna ha presentato sabato 15 dicembre presso la Libreria Ubik Marton di Treviso il volume “Tessere il silenzio”. L’opera, fresca di pubblicazione, raccoglie gli scritti degli autori che hanno frequentato il laboratorio di scrittura espressiva tenuto dall’associazione trevigiana nella scorsa primavera. SeLaLuna attraverso progetti di scrittura, lettura espressiva, iniziative legate al campo della letteratura, dell’editoria, dell’arte e della manualità, mette a disposizione del sociale un’offerta culturale, ricreativa e di sostegno alla persona.

Colpisce fin da subito la particolarità di questo libro: stampato in 120 esemplari, è stato rilegato a mano dal laboratorio dell’associazione e corredato da quattro acquarelli, più uno in copertina, realizzati da Concetta Murè, vicepresidente di SeLaLuna. L’antologia riunisce i racconti di coloro che hanno preso parte a questa originale esperienza svoltasi tra giugno e ottobre e condotta da Daniela Barzan, che ha anche curato la revisione dei testi. Questi i nomi degli autori: Ivana Amadio, Gabriella Bulian, Luciana Buttignol, Paola Cenedese, Federica Foresto, Eugenio Gallina, Gabriella Maganza, Concetta Murè, Paola Muselli e Grazia Peruzza.

Significativo è lo spunto da cui è partita la realizzazione del progetto. Lo scrittore Luigi Dal Cin ha invitato i partecipanti a raccontare il silenzio, a narrare situazioni, emozioni e ricordi in assenza di parola e di dialogo. Gli autori si sono soffermati sul non detto, sul pensato e sugli “a parte” che costituiscono una parte fondamentale nei testi teatrali. Una delle contrapposizioni primordiali che innervano la letteratura è quella appunto tra detto e non detto, tra informazione e velamento, tra parole tra spiegano e parole che svelano gesti, ammiccamenti, sguardi, tra bisogno di certezza e fuga nell’incertezza. La scrittura è concepita come operazione di sottrazione, che mira a togliere l’inessenziale e il superfluo per giungere al profondo e comunicare al lettore i mille volti e i mille accenti dei silenzi dei suoi personaggi. È stata un’esperienza importante, a detta dei frequentanti, che ha permesso di rafforzare la consapevolezza dell’importanza della comunicazione attraverso lo scritto. Tramite la scrittura veicoliamo sensi, significati, esperienze, sensazioni ed emozioni: è un’esperienza totalizzante che coinvolge il nostro animo in profondità. In secondo luogo, gli autori hanno avuto modo di confrontarsi nella stesura dei loro elaborati e nella sperimentazione di nuove tecniche narrative. Il risultato è stato di volta in volta diverso, con testi che sono l’espressione delle interpretazioni personali del tema suggerito e delle riflessioni emerse nei vari incontri.

Nel corso del pomeriggio, a scandire la presentazione del volume, si sono alternate le letture di una parte dei testi antologizzati tenute da alcuni corsisti. Un confronto polifonico, ritmato dalle voci e dalla pause della lettura, oltre che una possibilità di ottenere visibilità per autori in erba che hanno deciso di regalare al pubblico le loro sensazioni.

Vito Digiorgio

About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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