“La scelta operata dalla commissione – spiega il sindaco, Stefano Balloch – è nata nell’ottica di consentire un ampio dibattito in occasione della futura riqualificazione dell’area. Dei 62 progetti pervenuti da tutta Italia, 58 sono stati ammessi al concorso. Redatti da gruppi di professionisti per la maggior parte giovani, hanno una qualità grafica elevata. Sotto l’aspetto dei contenuti, gran parte dei candidati ha affrontato con impegno e concretezza il tema proposto dall’amministrazione, producendovalide idee e buoni risultati formali cui attingere, in futuro, per la sistemazione dell’area. Anche nelle proposte progettuali non premiate ci sono elementi architettonici, spunti formali e aspetti di arredo urbano utili per una riflessione sulla futura riqualificazione del sito”. Due primi premi ex aequo per i progetti “Green Forum” dell’architetto Claudia Battaino di Tavagnacco e “Quota 134” del cividalese Giovanni Vragnaz. A seguire il progetto “Res Urbica” di Roberto Maida di Tavagnacco. Ai primi due progetti ex aequo il Comune assegnerà 4mila euro ciascuno, mentre al terzo 2mila euro. I progetti premiati e particolarmente interessantisaranno esposti al pubblico nei prossimi mesi, in occasione di una mostra che fungerà anche da luogo deputato a raccoglierecommenti e proposte sull’argomento da parte della cittadinanza.
La commissione giudicatrice
La commissione giudicatrice era composta, oltre che dal sindaco Stefano Balloch, dal responsabile dell’Unità operativa Lavori pubblici del Comune, Daniele Vesca, e da illustri esponenti del settore: Giovanni Fraziano, preside della Facoltà di architettura dell’Università di Trieste, Cristina Calligaris, membro dellostudio di architettura “Gregotti” di Milano, e Roberto Zancan, vicedirettore della prestigiosa rivista Domus.
I giudizi della commissione
Il progetto proposto dal gruppo coordinato dall’architetto Battaino “emerge per la pertinenza e originalità della proposta. Rimanendo all’interno dei limiti di spesa richiesti, aggiunge degli elementi di realizzazione semplice e di facile gestione. Come risposta architettonica alla recente sede bancaria, alla nuova stazione e agli spazi commerciali limitrofi, la proposta interpreta una strategia del vuoto e del verde, anziché volumi edificati. Il progetto contribuisce così a far riconoscere l’area di concorso come un nuovo e contemporaneo accesso al centro della città”.
Il progetto nato dal raggruppamento temporaneo di tecnici con capogruppo l’architetto Vragnaz è stato apprezzato perché “l’ampia chiarezza nelle scelte e nella definizione degli elementi urbani fanno di questo progetto una proposta compiuta con una soddisfacente risposta alle richieste del bando. Basata sulla semplice definizione di un elemento architettonico come la leggera copertura vegetale dei parcheggi, la proposta aiuta a individuare e rendere leggibile il luogo con le diverse parti funzionali che compongono il progetto, fornendo particolare attenzione all’equilibrio degli spazi costruiti e dei vuoti urbani”.
Per il terzo premio, che va allo staff dell’architetto Maida, la commissione ha ritenuto che “la proposta di un percorso elevato e protetto, a definire il lato stradale verso il centro dell’abitato di Cividale del Friuli, è estremamente elegante e ben riuscita. La possibilità di ridelineare il margine della grande area d’intervento con un solo elemento e con una chiarificazione estrema delle direzioni di percorrenza pedonale e degli ambiti di sosta aiuta a ridurre il senso di incompletezza degli spazi attuali”.