Seconda Europa League dopo la vittoria nella stagione 2009-2010 per i colchoneros (produttori di materassi) spagnoli che nella finale di Bucarest battono con un rotondo 3 a 0 i connazionali dell’Athletic Bilbao dopo un cammino trionfale durante la fase ad eliminazione diretta (8 vittorie su altrettante partite).
La squadra del tecnico Diego Simeone, ex giocatore di Inter e Lazio e allenatore del Catania, controlla fin da subito la partita e va in vantaggio già al 7’ con il capocannoniere del torneo, per il secondo anno di fila, Falcao che in area punta Amorebieta, finta, controfinta, palla sul sinistro e conclusione che si infila alle spalle del portiere avversario. A metà primo tempo la squadra basca prova a rientrare in partita con alcune occasioni pericolosi ma senza trovare il gol. Il gol lo trova ancora l’Atletico Madrid con Falcao che si libera bene in area di rigore e conclude sotto la traversa.
Nella ripresa gli avversari, allenati dall’altro argentino Bielsa, subiscono il doppio svantaggio facendosi pericolosi con poche occasioni andando più volte vicini a subire il gol del 3 a 0 che arriva all’86’ con Diego con una bella azione personale con una perfetta conclusione sul secondo palo.
Risultato più rotondo rispetto alle previsioni iniziali ma vittoria più che meritata per la squadra di Madrid, nella partita in particolare, ma in generale in tutta la competizione con le prime gare giocate in luglio. Su 19 partite ben 17 vittorie, 1 pareggio e 1 sola sconfitta in terra italiana, precisamente per 2 a 0 in casa dell’Udinese.
Ora gli spagnoli attenderanno in Supercoppa Europea la vincente dell’ultimo atto della Champions League, la finale che si terrà sabato 19 maggio in Germania, a Monaco, fra i padroni di casa del Bayern Monaco e gli inglesi del Chelsea.
Per i baschi, considerato il nono posto in campionato, soddisfazione per l’ottima stagione europea, ma grandissima delusione, con possibilità di rifarsi, seppur decisamente complicata, il 25 maggio nella finale di coppa spagnola contro il Barcellona di Pep Guardiola, all’ultima panchina blaugrana.
Rudi Buset
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