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ESTATE PORDENONESE: SABATO 14 LUGLIO

ore 18, Polisportivo Villanova: Parco Sonoro, Pordenone Big Band in concerto

ore 18, Parco Museo Archeologico: Humus Park, percorso assistito

ore 20.30, Parco di Casa Serena: Pinocchio, spettacolo teatrale

ore 20.45, Polisportivo Via Gemelli: Notte di festa al parco, Cossa nasse sot i capussi, spettacolo de Il Cibio

 Parchi cittadini in primo piano sabato 14 luglio per l’Estate in Città.

Alle 18 il Polisportivo Villanova accoglie Parco Sonoro con l’esibizione della Pordenone Big Band, organico di 25 musicisti prevalentemente provenienti dal Pordenonese, diretta da Juri Dal Dan. Il repertorio proposto va dalle composizioni originali (Juri Dal Dan, Federico Missio) ai brani del repertorio classico e moderno arrangiati per la formazione. Tra le novità in programma ci sono Nica’s dream di Horace Silver e Chega De Saudade di Jobim. Ingresso libero. 

Al Parco del Museo Archeologico (Castello di Torre) è in corso Humus Park, l’esposizione delle opere di land art realizzate a maggio dagli artisti nazionali e internazionale. Gli amici della Cultura accompagneranno i visitatori con un percorso assistito, alle 18, alla scoperta delle opere disseminate nel parco, raccontando aneddoti, curiosità, ispirazioni.

 Il parco di Casa Serena si aprirà a ospiti e visitatori alle 20.30 per lo spettacolo Pinocchio, realizzato dal gruppo Baby della compagnia Controcorrente di Tamai, iniziativa che si inserisce nell’ambito dell’anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. Durante l’anno infatti numerosi sono stati gli incontri tra i bambini delle Scuole Elementari “Beato Odorico”di Torre e i nonni di Casa Serena. In alcuni di questi, alcuni anziani sono andati in visita alla scuola per raccontare ai bambini di oggi i giochi, i giocattoli, le poesie, i proverbi, le fiabe e le filastrocche dei bambini di ieri. A loro volta i bambini sono venuti a far festa nel salone di Casa Serena in occasione delle feste più importanti dell’anno, e per insolite passeggiate sulla carrozza trainata dalle asinelle di Silvano Feletto. L’incontro con le altre generazioni prosegue anche d’estate con i bambini dei Punti Verdi (Melarancia e Villaggio del fanciullo) che verranno ad incontrare gli anziani di Casa Serena in due diverse mattinate, una all’insegna del canto e una all’insegna del gioco. Particolarmente significativo anche il progetto attivatosi con la chiesa Evangelica di Pordenone che vedrà un gruppo di adolescenti pordenonesi affiancati da coetanei provenienti dalla Virginia impegnati nel progetto “Sostegno agli anziani della città e della Provincia” e che interverranno anche a favore di Casa Serena attraverso una serie di attività concrete di abbellimento di alcuni spazi di vita degli anziani. Lo spettacolo Pinocchio, per la regia di Jeanpierre Bortolotto, si inserisce dunque in questo percorso, con una compagnia intergenerazionale (bambini, ragazzi, adulti). In caso di maltempo lo spettacolo verrà annullato.

 Al Polisportivo di via Gemelli, la Notte di festa al parco, a cura dell’associazione San Gregorio, propone alle 20.45 lo spettacolo Cossa nasse Sot i Capussi? La spiritosa commedia, messa in scena dalla compagnia teatrale Cibìo di Chions (il testo è di Aldo Presot tratto da un racconto francese per la regia di Daniele Travain) è ambientata a casa dell’avvocato Carlo Callergaris, che è anche uomo politico con la carica di assessore regionale. Il suo assessorato, con delega alla famiglia, lo impegna ad occuparsi della moralizzazione dei costumi e a promuovere leggi contro l’aborto e la prostituzione. Tutte ottime leggi da far osservare agli altri: quando si è tratterà di confrontarsi con la realtà della propria famiglia, il povero assessore si troverà a fare delle scelte non proprio coerenti. In concomitanza con la piantumazione nell’orto dei cavoli cappucci, in casa Callegaris, di bambini ne vogliono nascere tanti, troppi. L’avvocato cerca di affrontare le diverse situazioni con l’astuzia del politico, barcamenandosi tra situazioni grottesche e sotterfugi con la moglie Ornella, la figlia Anita, il figlio Marco, la mamma Piera, la serva Giulia. Il finale è un inno alla vita grazie alla visita inaspettata di una vecchia compagna di scuola che gli apre nuove visioni. La commedia è tutta in parlata dialettale veneto – pordenonese, di facile comprensione e con coloriture che danno spontaneità ed immediatezza ai personaggi. Ingresso libero, in caso di maltempo lo spettacolo è annullato.

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