E’ la giornata della fuga, forse già decisiva della Juventus, che chiude la pratica Atalanta in appena 27 minuti, nella giornata del ritorno di mister Conte in panchina in campionato. Dopo 2 minuti vantaggio lampo di Vucinic, successivo raddoppio su calcio di punizione di Pirlo al 14′ e rete del definito 3 a 0 di Marchisio al 27′. Dal terzo gol in poi, con l’Atalanta in 10 dal 32′ per doppio giallo a Manfredini, è solo Juve ma il risultato non prende proporzioni eccessive. Vittoria che garantisce, viste le sconfitte di Inter e Napoli, la chiusura al primo posto nel girone d’andata con due giornate d’anticipo e il titolo onorifico di campione d’inverno che negli ultimi 8 anni è stato sintomo di vittoria finale del campionato.
L’Inter si inceppa per l’ennesima volta nel big match della giornata, all’Olimpico contro la Lazio, e trova la quinta sconfitta in campionato. Decide all’82 il solito Klose che fa fare ai biancocelesti un buon salto in classifica.
Perde anche il Napoli una partita rocambolesca contro il Bologna: vantaggio dei felsinei al 10′ con Gabbiadini, pareggio partenopeo con Gamberini al 50′ e successivo vantaggio con Cavani al 70′. La partita sembra mettersi meglio per gli uomini di Mazzarri ma una magia di Kone al 86′ prima, e un colpo di testa di Portanova tre minuti più tardi consegnano una vittoria importante e inaspettata per il Bologna che respira un po’ nella bassa classifica.
Fa capolino in zona Champions la Fiorentina che in casa batte agevolmente, per 4 a 1, il Siena. Primo tempo di marca viola con vantaggio di Toni al 15′, raddoppio di Pizarro tre minuti più tardi su rigore e 3 a 0 di Aquilani al 44′. Nella ripresa il Siena di un traballante Cosmi trova il gol della bandiera con Reginaldo al 70′, ma è ancora Fiorentina con Toni che chiude la partita al 79′.
Si blocca dopo 4 vittorie consecutive la rincorsa alle prime posizioni della Roma, che esce con una sconfitta per 1 a 0 (rete di Pellissier all’87’) dalla trasferta di Verona contro il Chievo (terza vittoria consecutiva). Partita giocata sotto una fitta nebbia nella fase finale e con qualche lamentela arbitrare da parte dei giallorossi.
Quinto risultato utile consecutivo (ultime 4 vittorie) per il Milan che, con qualche fatica nonostante il risultato, batte per 4 a 1 il Pescara. Vantaggio di Nocerino dopo 39 secondi, raddoppio su autogol di Abbruscato al 51′. Da qui un po’ di difficoltà visto il gol del Pescara con Terlizzi al 56′. Al 79′ però è ancora autogol a favore del Milan (ci pensa Jonathas). Chiude la gara, all’81, il capocannoniere El Sharaawy.
Continua nella sua straordinaria stagione, come diverse delle ultime, il Catania che ha la meglio sulla Sampdoria. Vantaggio blucerchiato con Maresca su rigore al 29′. Nella ripresa il Catania raggiunge il pareggio con Paglialunga e mette la freccia con Bergessio al 65′. In finale definitivo 3 a 1 di Castro al 90′.
Dietro il Catania a quota 23 il duo formato da due storiche provinciali, Udinese e Parma.
I bianconeri acciuffano un pareggio insperato nella partita casalinga contro il Palermo. Vantaggio ospite al 33′ con Ilicic e pareggio all’89, nonostante mezzora in dieci, con il solito Di Natale.
Il Parma invece si mangia il Cagliari con un sonoro 4 a 1. Vantaggio sardo al 20′ con Sau, pareggio immediato, dopo un minuto con Belfodil. Nella ripresa gli uomini di Donadoni mettono il turbo grazie a Biabany, Valdes su rigore e ancora Belfodil.
In zona salvezza pareggio fra Genoa e Torino che non migliora di molto la classifica di entrambe, in particolare dei genoani. Vantaggio ospite con Bianchi al 19′ e pareggio di Granqvist al 29′.
Classifica dopo 17 gare: Juventus 41; Inter 34; Napoli, Lazio 33; Fiorentina 32; Roma 29; Milan 27; Catania 25; Udinese e Parma 23; Chievo, Atalanta (2 punti di penalizzazione) 21; Bologna 18; Sampdoria (1 punto di penalizzazione) 17; Torino (1 punto di penalizzazione), Cagliari 16; Palermo 15; Pescara 14; Genoa 13; Siena (6 punti di penalizzazione) 11
Rudi Buset
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