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Udinese: chi ben inizia non è a metà dell’opera!

I bianconeri di Mister Guidolin si presentano nella città di Romeo e Giulietta sponda Chievo accompagnati dai bambini della New Generation protagonisti del tifo nella curva per tutto il match, senza i soliti infortunati Brkic, Domizzi e Pinzi e con Di Natale in panca e Maicosuel nell’11 titolare con la voglia di portare a casa i tre punti dopo la deludente prova contro il Bologna.

Pronti via e dopo appena 50 secondi retropassaggio suicida di Cesar che mette in difficoltà Bernardini, Maicosuel è bravo ad approfittarne superando Puggioni per l’immediato vantaggio ospite. Il Mago è bravo anche a correre in panchina ad abbracciare Guidolin e Di Natale dimostrando unità d’intenti nello spogliatoio. Inizio lampo del match, quindi, con il Chievo che, costretto a spingersi in avanti per recuperare il risultato, lo fa in maniera veemente con Radovanovic da fuori, bravo Kelava, e con due situazioni pericolose da calcio d’angolo. La squadra clivense preme e al 13′ Pellissier sfrutta al meglio un’incursione sulla fascia destra per il meritato pareggio casalingo. Gli uomini di Sannino non si placano e vanno vicino al vantaggio prima con un doppio tiro firmato da Paloschi e da Sestu su cui Kelava e la difesa bianconera si salvano in qualche modo e poi con un colpo di testa di Rigoni di poco a lato alla destra del portiere bianconero. Dopo quasi 20 minuti di marca gialloblù anche l’Udinese si fa vedere dalle parti del portiere avversario con un tiro di Lazzari dal limite dell’aria deviato in angolo dalla difesa casalinga. Al 34′ si rifanno vivi i padroni di casa con Estigarriba che da fuori area non sfrutta uno dei vari errori difensivi bianconeri calciando la palla alta sopra la traversa. Passano 3 minuti e Rigoni prova il tiro, Kelava arriva sulla palla ma la deviazione del portiere cade sulla testa di Pellissier che non trova la rete per questione di centimetri. Il forcing porta al risultato sperato al minuto 40 quando Rigoni si inventa un gran pallonetto e complice un Kelava un po’ fuori dai pali trova il punto del 2 a 1. L’unica nota del finale di un primo tempo particolarmente movimentato è un tiro a lato di Muriel per la prima volta pericoloso dalle parti di Puggioni. 

FOTO RUDI BUSET

La ripresa vede l’ingresso di Totò al posto di Lazzari. Il capitano si fa subito vedere smarcandosi bene nell’area clivense, ma il tiro non può e infatti non impensierisce Puggioni. Il Chievo controlla la gara senza problemi tranne nell’ultimo quarto d’ora quando l’Udinese cerca il pari con qualche rara e poco convinta, occasione. Ci provano, infatti, per i bianconeri, Basta che c’entra la traversa con un tiro da fuori area, Heurtaux con un buon colpo di testa ma di poco a lato e il capitano che in due occasionissime a pochi passi dalla porta non riesce a divincolarsi dalla marcatura delle difesa clivense e a raggiungere un pareggio, che sarebbe stato in tutta onestà, immeritato.

Udinese ancora una volta sotto tono e incapace di controbattere ad un buon Chievo bravo a riprendersi praticamente subito dopo lo svantaggio iniziale. Per i bianconeri note negative soprattutto in difesa, ma la squadra è apparsa poco lucida in tutti i reparti, soprattutto dal punto di vista mentale come sottolineato a fine gara da Guidolin, preoccupato per questo e non per la condizione fisica e rammaricato per il primo tempo regalato agli avversari.

Rudi Buset

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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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