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PRESENTATO IL PRIMO BILANCIO ENERGETICO DELLA CITTÀ DI UDINE

Le azioni previste dal “Patto dei sindaci” sono indispensabili e devono continuare a essere implementate. È questo il messaggio principale che emerge dall’analisi del primo bilancio energetico del Comune di Udine. Il documento, redatto dall’ufficio comunale Energia e Ambiente e presentato oggi 21 dicembre a palazzo D’Aronco, fotografa la situazione relativa al consumo di energia nel triennio 2008-2010, confrontato con i dati degli anni precedenti. “Questo primo rendiconto – sottolinea il sindaco di Udine Furio Honsell – disegna un quadro della situazione che da una parte dovrà servire a orientare le scelte di politica energetica del Comune, dall’altro evidenzia già i primi risultati delle tante azioni avviate dall’amministrazione comunale in questi primi tre anni, dal fotovoltaico all’energia solare, dalla raccolta differenziata all’aumento del verde fino al regolamento edilizio CasaClima. È inoltre per noi una grossa soddisfazione essere tra i pochi Comuni che hanno adottato un Piano d’azione per l’energia sostenibile aggiornata nel primo biennio e approvato dall’Unione Europea”.   I consumi dell’ente Comune. Per quanto riguarda i consumi dell’amministrazione i dati inventariati evidenziano una netta diminuzione dei livelli di energia impiegata: tra il 2006 e il 2010 i consumi del Comune sono scesi complessivamente dell’11,98%. Il calo più drastico ha riguardato il gasolio per il riscaldamento degli edifici (-25,4%), ma anche la benzina per il funzionamento dei mezzi comunali (-34,2%). Nel corso degli ultimi tre anni, inoltre, l’amministrazione comunale ha rinnovato il parco veicoli, introducendo vetture più ecologiche, in particolare a metano e a gpl e riducendo quasi del 50% le vetture euro 0 (passate da 60 a 34). Sempre in un’ottica di contenimento dei consumi va letta anche la diminuzione del 18% di metano per il riscaldamento degli edifici. “Nell’arco del triennio siamo intervenuti con un ampio piano di sostituzione e manutenzione straordinaria delle caldaie degli edifici comunali – spiega il sindaco Honsell – e in particolare delle scuole. Una scelta che ci ha permesso di migliorare l’efficienza energetica delle nostre strutture”.  Consistente è stato anche il calo di consumi di energia elettrica per i semafori (-9,7%), per l’illuminazione pubblica (-3,6%) e per la gestione degli edifici (-3,3%). Un ridimensionamento dovuto all’efficientamento dei sistemi e quindi ai minori sprechi, ma soprattutto all’impiego del led. “Prevediamo una consistente diminuzione dei consumi di energia elettrica anche per il 2011 e il 2012 – sottolinea Croattini –, dal momento che il programma di introduzione del led per i semafori e il piano di risparmio per la pubblica illuminazione è proseguito quest’anno e sarà ulteriormente implementato nei prossimi mesi”. Grande attenzione è stata dedicata alle fonti energetiche alternative: nell’arco dell’ultimo triennio sono stati attivati impianti che sfruttano il solare termico (superficie totale pari a 278 metri quadri, per una produzione pari a circa 139 mila kilowatt all’ora) e la tecnologia fotovoltaica (su in due impianti, tre a servizio delle aree cimiteriali e uno installato sulla copertura della scuola D’Artegna, che hanno prodotto nel 2010 25 mila kilowatt all’ora). La prima conseguenza di tutte queste azioni è la diminuzione delle emissioni di CO2, scese complessivamente dell’11,8% tra il 2006 e il 2010. Le tonnellate di anidride carbonica emesse da utenze comunali sono passate dalle 15.437 del 2008 alle 13.157 del 2010.  Il bilancio energetico della città. A livello cittadino, invece, i consumi di energia nel periodo 2006-2010 sono aumentati del 6,4%. Per quanto riguarda l’energia elettrica si è registrato un aumento del 9,7%, sul quale ha pesato in modo significativo la crescita dei consumi per usi domestici (+19,7%). È cresciuto anche l’impiego di gasolio (+13,2%), mentre sono crollati i consumi di cherosene (-54%) e di olio combustibile (-24,6%). È interessante notare come la forte contrazione nell’impiego del diesel per il riscaldamento (-38,7%), sia controbilanciata dall’aumento dei consumi di gasolio per i trasporti (+25,9%) e in agricoltura (+75,3%). In forte espansione l’utilizzo di combustibili alternativi per l’autotrazione, su tutti il gpl, che ha registrato un aumento del 209,6%. In crescita anche l’impiego di metano (+5,7%), trascinato dal netto aumento dei consumi per i trasporti (+98%). Particolarmente significative anche le quantità di energia ottenute da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico (15,3 Mwh nel 2006, 2316, 3 Mwh nel 2010) o l’elettricità da biogas da reflui urbani (per la prima volta nel 2010 con 270,8 Mwh). In crescita anche le tonnellate di CO2 evitate grazie a comportamenti virtuosi dal punto di vista del trattamento dei rifiuti (+24,6%). Dai dati disponibili – spiega Croattini – si inizia a intravedere l’importanza delle scelte legate al Patto dei sindaci ma è chiaro che gli effetti si potranno vedere dal 2011 in avanti, visto che l’adesione di Udine al progetto europeo risale al 2009 e l’approvazione del Piano per l’energia sostenibile al luglio 2010. Ciò che emerge chiaramente dai dati è la centralità del problema dei trasporti e del riscaldamento/raffreddamento domestico”. Di fronte a questo quadro diventa fondamentale mettere in campo azioni di politica energetica adeguate e sensibilizzare la cittadinanza rispetto a queste tematiche. “Il messaggio di questi dati è chiaro: se si fanno scelte oculate i risultati si vedono – l’analisi di Croattini –, come dimostra il bilancio energetico relativo all’amministrazione. Altrimenti i consumi continuano ad aumentare con gravi conseguenze sui conti economici dei cittadini e dello Stato e sull’ambiente: il rischio di aumento dai 2 ai 4 gradi appare scontato se non si interviene drasticamente. Come prevede il Piano per l’energia sostenibile del Comune di Udine, approvato poche settimane fa dagli uffici dell’Unione Europea, sarà necessario coinvolgere cittadini, aziende pubbliche e categorie per affrontare assieme la sfida dell’energia e del clima. Una sfida – conclude Croattini – che riguarda non una singola amministrazione ma ogni cittadino del mondo”.  Il patto dei sindaci. Il Comune di Udine ha aderito nel 2009 al cosiddetto “20-20-20”, il progetto dell’Unione Europea che pone alle città l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra entro il 2020 attraverso politiche e misure locali capaci di aumentare almeno del 20% il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, di migliorare l’efficienza energetica, e di attuare programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia. “La decisione di entrare nel “Patto dei Sindaci” – spiega il sindaco di Udine Furio Honsell – deriva dalla consapevolezza che le città hanno un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e che i Comuni possono incidere più degli Stati nella sfida del risparmio energetico.

 

 

 

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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