A PARCO, negli spazi espositivi di Via Bertossi, sabato è stata inaugurata l’ “ 8° Biennale di Architettura – Premio Marcello d’Olivo-“ che sarà aperta fino al’8 gennaio.
L’assessore all’urbanistica Martina Toffolo ha sottolineato come quest’iniziativa sia l’occasione per mettere in evidenza la progettualità, la creatività, e l’innovazione dei giovani professionisti e che , nel contempo, sia anche un’ulteriore occasione per stimolare l’analisi e la rilettura dell’architettura degli anni ’60 e ’70.
Per l’Associazione Arte & Architettura che in collaborazione con il Comune di Pordenone e
ha promosso la mostra è intervenuta la presidente del sodalizio Moira Morsut e a nome dell’Ordine degli architetti di Pordenone il presidente Alberto Gri.
Nella sale dello stabile di Via Bertossi sono esposte 129 tavole di progetti di case unifamiliari, edifici residenziali plurifamiliari, edifici pubblici e di uso collettivo, edifici per la produzione e servizi, spazi aperti, architettura d’interni, che hanno concorso al “Premio Marcello D’Olivo 2010” attribuito al progetto “Archivio del Cinema del Friuli Venezia Giulia” a Gemona, dello studio De Mattio-Raffin/architetti di Pordenone …“Per la sua capacità di raggiungere con sobrietà la riconoscibilità e la dignità di edificio pubblico”.
I muri degli spazi lasciati ad arte al grezzo, ben si armonizzano con i progetti esposti , ed anche quest’aspetto, forse secondario ma che ben si integra con le finalità della mostra, contribuisce a focalizzare il dibattito sulla specificità urbanistica ed architettonica della città . Ed infatti già per giovedì 15, è in programma il primo dei diversi incontri e tavole rotonde organizzate a margine della mostra stessa.
Annalisa Avon e Paolo Tomasella dialogheranno sullo sviluppo di Pordenone nel secondo dopoguerra( tra il ‘50 e il ‘70) , sarà affrontata una riflessione sulla massima trasformazione urbanistica e un’analisi per comprendere le scelte che hanno condizionato la forma e come si sono materializzate nella città costruita.