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“Mistirùs. L’arte della stampa”

Domenica 16 dicembre alle ore 16.00 presso il Museo Etnografico del Friuli, Palazzo Giacomelli – via Grazzano 1, si inaugura la mostra “Mistirùs. L’arte della stampa. I libri d’arte della stamperia di Federico Santini.

I Libri d’arte sono prodotti usando una vasta gamma di forme (pieghevoli, concertine, fogli rilegati o liberi contenuti in cartelle) la cui foggia, configurazione e aspetto finito sono determinati dalla capacità e dall’estro dell’artista, il libro è considerato come opera d’arte in se stessa.Federico Santini non è solo un artigiano; quando realizza i sui Libri le sue mani creano arte, il suo lavoro è poesia. I ritmi e i tempi sono quelli di una volta, a noi paiono rallentati, scanditi dalla paziente attesa che la colla sul fuoco sia pronta, dal segno che la matita traccia sul foglio, dalla calma che richiede l’incisione, il tutto avvolto da profumi e vapori che non hanno tempo.La scelta della carta, dell’inchiostro, del soggetto, ogni particolare è importante per la realizzazione della sua opera, i Libri d’Arte .La mostra, “Mistirùs”, prende il nome dal libro Mistieeroi di Andra Zanzotto che raccoglie una serie di poesie dedicate ai vecchi mestieri; anche la scelta della location è significativa, il Museo Etnografico del Friuli racconta infatti, fra l’altro, antiche arti e mestieri che fanno sì parte di un tempo passato ma anche dell’oggi, grazie alla riscoperta e al ritorno dei giovani ad alcuni lavori di artigianato.  L’esposizione raccoglie trent’anni di lavoro di Santini, iniziato a Udine nella stamperia di via Gemona 100 assieme a Corrado Albicocco. “Mi piace segnalare alcune cartelle – ci racconta lo stesso Santini – ma soprattutto il lavoro e il rapporto che rimane nel tempo. Ad esempio ricordo volentieri Tramontin, la cartella Vedova Canotto costruita con la condivisione di Cacciari. Oppure la cartella di Ciussi e Invernizzi di raffinata esecuzione tecnica; tra le ultime, un mar deserto, cartella progettata interamente da Enrico Della Torre oggi uno dei pochi artisti incisori di grande livello. In chiusura – continua Santini – forse il periodo più bello e continuativo è stato il rapporto con Tonino Guerra: i libricini realizzati mi sono serviti per conoscere, condividere, imparare, esprimere il mio lavoro di artigiano che ho messo a disposizione di Tonino che sapeva lavorare con gli artigiani, sapeva valorizzare loro e il loro lavoro”.  Un’occasione rara questa mostra per ammirare le magnifiche opere di un mestiere che pochissimi artigiani ancora svolgono. Ingresso libero in orario di apertura del museo, da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17.00. L’incontro di domenica sarà arricchito dalla lettura di poesie dai libri d’arte a cura dell’Associazione Teatrale Friulana, da un intermezzo musicale e, per finire in allegria, un brindisi per scambiarsi gi auguri per le prossime feste.

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