Ken Ludwig è un personaggio eclettico: esperto di leggi internazionali fa parte di un celebre studio legale americano e rappresenta molti artisti famosi. Ma di arte s’interessa anche direttamente, come membro della direzione dello Shakespeare Theatre presso la Folger Library e del Comitato Artistico del Kennedy Center Honoris… Come se non bastasse è un ottimo autore contemporaneo di pièce teatrali e sceneggiature cinematografiche: fra cui vanno menzionate almeno Moon over Buffalo (portata sui palcoscenici italiani dalla coppia Proclemer-Albertazzi) e il bellissimo musical Crazy for You su musiche di Gershwin. Ma forse il più celebre e divertente dei suoi lavori è la commedia Lend me a Tenor, nella versione italiana Cercasi Tenore che approderà al Politeama Rossetti con protagonista Gianfranco Jannuzzo – e con la partecipazione di Milena Miconi – diretto da Giancarlo Zanetti. Cercasi Tenore è considerata ormai un cult della comicità: a Broadway ha replicato per 14 mesi e si è aggiudicata due Tony, quattro Drama Desk e tre Outer Critics Circle. Sul territorio nazionale, quest’edizione ha ottenuto un pari favore, a giudicare dal record d’incassi segnato a Milano e dalle sale esaurite che hanno caratterizzato i primi mesi di tournée.
Si tratta di una pièce garbata e intelligente, che sa giocare sui caratteri e sulle battute per assicurare il divertimento. L’azione si svolge negli anni Trenta e ruota attorno al personaggio di Max aspirante cantante lirico che in qualità di assistente affianca un direttore di teatro d’opera di provincia davvero senza scrupoli. Per l’allestimento dell’Otello il direttore ha deciso per il “colpo grosso”: ha scritturato un tenore di fama mondiale soprannominato “il stupendo”. Naturalmente l’arrivo del divo suscita fermento negli animi che popolano quel teatro di provincia, e tutti attendono con somma curiosità la sua grande interpretazione. Peccato però che a poche ore dal sipario il grande artista soccomba ad un mix di alcol e sedativi. Ora c’è da contenere l’aspettativa del pubblico, il danno per il botteghino e per l’immagine del direttore, e le aspirazioni di qualche timido personaggio… Tutto precipita in un esilarante turbine di fraintendimenti, scambi di persona, doppi sensi, vulcaniche gag che strappano allo spettatore risate ed applausi a non finire.
Dopo aver affinato la propria ironia accanto a maestri come Pietro Garinei, e Gino Bramieri, Jannuzzo si accosta alla vivacità di Ludwig con la sua indole ironica ed elegante, e il regista Zanetti enfatizza l’efficace costruzione del testo.
Di: Ken Ludwig traduzione di: Lilla Picciotto Scene: Nicola Rubertelli Costumi: Dora Argento Musiche: Luciano Francisci disegno luci di: Franco Ferrari Regia: Giancarlo Zanetti Produzione: Fenice srl
Interpreti: Gianfranco Jannuzzo e con la partecipazione di Milena Miconi e Federico Pacifici, Claudia Coli, Tiziana Bagatella, Fabrizio Apolloni, Stefania Papirio, Rodolfo Medina